Sull’argomento l’ha stuzzicato Mauro Sanchini, durante l’intervista in diretta di Sky: “sembra che tu ci metta molto meno degli altri a capire quale sarà la gomma da utilizzare in gara”. E Marc Marquez non s’è tirato indietro: “Sono andato forte con tutte, quindi adesso ho un problema con le gomme. Mi piacerebbe andare forte con una gomma e piano con l'altra, così sarei più deciso”. L’otto volte campione del mondo è rilassato e si presta al gioco, però ci tiene a specificare che a Termas de Rio Hondo, nonostante il primo tempo sia nelle FP1 che nelle Prequalifiche, la situazione non è la stessa di Buriram e c’è ancora lavoro da fare in vista della Q2 e della doppia gara. Ecco perché considera importantissime le FP2 di oggi per poter capire con esattezza quale sarà la scelta migliore per quanto riguarda gli pneumatici.

“Devo ancora lavorare sulle informazioni e studiare bene i dati – ha spiegato - ora mi concentrerò su quelli e sulle mie sensazioni e dopo la FP2 capirò la situazione delle gomme: nel venerdì ho avuto il problema di essere andato forte con entrambe, quindi ora il dubbio per me è più grande. Per l’anteriore penso più alla media, ma per la posteriore devo pensarci bene”. Una battuta, ma pure una provocazione e un modo giocoso per mostrare i denti e lasciar intendere che c’è ancora margine nel suo polso destro e qualche decimo da spremere nella sua Desmosedici. “Sono andato bene dall'inizio anche qui in Argentina – ha aggiunto - quando spingo il tempo arriva, ma abbiamo dovuto lavorare un po' di più rispetto alla Thailandia, perché questa era la prima volta che giravo qui con la Ducati e non avevamo una base che si adattasse al mio stile di guida. Io uso il freno in maniera un po' diversa dagli altri. Questo fa sì che il mio tecnico elettronico ha sempre del lavoro in più, ma l'ha fatto bene. Dalla FP1 alle Prequalifiche abbiamo fatto un passo avanti per essere più costanti, perché quando l'elettronica non è perfetta si fa fatica. Lavoreremo ancora sull’elettronica, non tanto per essere più veloci, ma per avere maggiore costanza”.

Non è il giro secco a preoccuparlo, quindi, ma la consapevolezza che bisognerà martellare dal primo all’ultimo giro senza potersi permettere “fasi di riposo” come in Thailandia, visto che a Termas gli avversari sembrano tutti molto più vicini. Due in particolare. “Ho visto mio fratello Alex e Marco Bezzecchi molto forti – ha spiegato ancora Marc Marquez - anche Di Giannantonio sarà lì. La Ducati va forte, ma anche l'Aprilia si è visto nel passato che va molto bene qui. Penso che anche Pecco Bagnaia sarà al vertice: oggi è caduto, ma sarebbe stato in top4 o in top5. Bisogna fare il cento per cento ogni weekend”.
L’otto volte campione del mondo, quindi, ostenta sicurezza, ma non ci sta a sentirsi dire di essere già il vincitore designato dopo quello che ha visto e analizzato nel venerdì di Termas. Anche perché è vero che il circuito si presta alle sue caratteristiche, ma in Argentina non è mai stato il dominatore assoluto. “L'Argentina mi piace – ha concluso - ma non ho vinto ogni anno qui, vuoi per un errore o perché qualcun altro andava più forte. Sarà fondamentale anche partire davanti per quelle che sono quest’anno le condizioni di questa pista: partire in prima fila potrebbe cambiarti la gara e ce ne sono molti capaci di fare un giro molto forte in qualifica”.
