Qualcuno lo deve pure dire e quel qualcuno sono io. Me ne prendo la responsabilità. Marcus Thuram è più forte di Ronaldo Luis Nazario Da Lima detto il Fenomeno. Inter Atalanta, campionato di serie A, stagione scorsa. Sotto la mia postazione, primo anello rosso, Thuram fa un doppio passo sul lato destro dell'area di rigore che disorienta tre difensori in mezzo metro di campo. Io allo stadio ci vado con poche e selezionatissime persone, gente che di calcio ne capisce a livelli molto alti. Ci guardiamo e ci diciamo: queste giocate qua le faceva solo Luis Nazario da Lima. E oggi possiamo dirlo: queste giocate qua per Marcus Thuram, figlio di Liliam, sono diventate lo standard. Ergo Thuram è più forte di Ronaldo. Perché può diventarlo ancora più forte, ma comunque già adesso il livello è quello. Ieri nei suoi primi 20 minuti è stato ingiocabile. Come lo era Ronaldo. Il fatto è che ingiocabile, ormai, lo è da tempo.
Ma è più forte, ripeto.
Motivo numero uno: la parabola di Ronaldo è stata discendente, quella di Thuram no, è ascendente. Ronaldo è nato fenomeno. Thuram lo è diventato, lo sta diventando ancora di più. Se non lo è, più forte, in potenza, di sicuro, può diventarlo. Ha una fisicità ancora più esplosiva e una struttura meno delicata. E poi una energia, una vitalità maggiore. In più è dedito, si applica; Ronaldo, diciamola tutta, come tutti i fenomeni nati, non era uno che amava allenarsi.
Motivo numero due: Thuram è in un'Inter più forte di quella di Ronaldo. Con giocatori che, come lui, forti lo sono diventati, non è che lo fossero già. Il percorso di crescita è collettivo, mentre Ronaldo spiccava su tutti gli altri.
Infatti, motivo numero tre: Ronaldo non aveva accanto Lautaro. Ronaldo nell'epoca d'oro interista aveva Zamorano, aveva Djorkaeff, Vieri. Buoni giocatori. Vieri, ottimo. Ma è stato Vieri a crescere grazie a Ronaldo, non viceversa. Thuram ha un altro fenomeno accanto al quale crescere e migliorare ancora di più. Oltretutto Lautaro e Thuram si completano, si compensano, a vicenda. Della serie: Thuram, in più di Ronaldo, si sacrifica, si mette a disposizione della squadra. È più completo.
Motivo numero quattro: Ronaldo, all'Inter, non ha avuto uno come Inzaghi, ha avuto Gigi Simoni, ha avuto Hector Cuper. Pure loro bravi, per carità. Simoni, un grande uomo. Ma niente a che vedere con il livello a cui porta i suoi giocatori e la squadra Simone Inzaghi, che del gioco futuristico che fa oggi l'Inter è il principale artefice. Motivo numero quattro: è più leader, più uomo spogliatoio (guardate quanto ride e fa sorridere tutto l'ambiente), più carismatico. E, permettetemi, più professionista di Ronaldo.
Certo, Thuram deve ancora migliorare su alcuni aspetti: freddezza nell'esecuzione e cattiveria sotto porta. Rispetto a Ronaldo non ha vinto il pallone d'oro, ha vinto meno trofei in generale (anche se all'Inter Ronaldo, alla fine, ha vinto solo una Coppa Uefa e Thuram già uno scudetto e una Supercoppa). Ma se in un anno ha fatto il miglioramento che ha fatto migliorerà. Ancora e ancora. Ed è già devastante. È già uno che quando parte da metà campo sai che arriverà fino in fondo. È già uno che non lo tieni, nel gioco aereo, di sponda, nella velocità, nella progressione.
Conclusione: va bene, noi interisti viviamo di nostalgia, abbiamo visto il giocatore più forte al mondo nella storia contemporanea del calcio, e quindi forse tra di voi ci sarà chi considererà queste parole esagerate. Oppure avventate. Ma Thuram è più forte di Ronaldo. Ed è più forte perché certamente lo può diventare. Qualcuno doveva pur dirlo.