Emis Killa doveva essere al festival di Sanremo 2025 con Demoni. Carlo Conti non è un giudice, per lui non contano le amicizie pericolose con gli ultras del Milan, Luca Lucci su tutti. Il rapper, però, ha deciso di rinunciare a salire sul palco dell'Ariston, come da lui stesso dichiarato sui social: "Ringrazio Carlo Conti per avermi voluto ma preferisco fare un passo indietro e non partecipare". L'accusa nei suoi confronti, come rivelato dal Corriere della sera, sarebbe associazione a delinquere. Almeno per un po’, comunque, non lo vedremo a San Siro e negli stadi, dato che il Daspo non gli consentirà di partecipare a manifestazioni sportive per tre anni. Nel frattempo Andrea Beretta si è pentito, e ha iniziato a collaborare con i pm. Luca Lucci, amico di Killa, per il momento resiste, ma le accuse nei suoi confronti sono gravi. Oltre all’economia criminale sottintesa al mondo ultrà, il Toro della Sud è stato accusato di traffico internazionale di stupefacenti. Un business che coinvolge narcotrafficanti in Spagna e Marocco, paesi da cui Lucci faceva arrivare tir carichi di droga. La Belva è anche accusata di essere il mandante dell’omicidio di Enzo Anghinelli, appartenente al gruppo ultrà rivale dei Black devil. Il 17 agosto del 2024, il capo ultrà rossonero ed Emis Killa sono stati visti insieme a San Siro, in occasione della partita tra Milan e Torino. Lucci ha ottenuto un permesso dai giudici per andare allo stadio, dato che è affidato in prova. La curva Sud saluta il suo leader con uno striscione: “Il joker ride sempre”.
Emis Killa, oltre a essere amico di Lucci, ha aperto insieme all’ultrà Fabiano Capuzzo la sede a Monza di Italian Ink, franchise di tatuaggi e barberia di proprietà del Toro della Sud. Ha poi fatto il giro dei social la foto che vede ritratto il rapper con altri leader ultrà del Milan alla cena del 26 dicembre 2022 a casa della Belva. Ci sono Islam Hagag, Luciano Romano, Daniele Cataldo (il braccio armato di Lucci, colui che avrebbe sparato ad Enzo Anghinelli nel 2019), Rosario Calabria e Fabiano Capuzzo. Sempre insieme ai tifosi, poi, Emis Killa era stato identificato nel gruppo di 14 ultrà che aveva aggredito uno steward che non voleva lasciar passare due di loro con un unico biglietto alla partita tra Milan e Roma. Il 30 settembre l’abitazione di Killa è stata perquisita e la polizia ha trovato un mini-arsenale: un taser, uno sfollagente, tre tirapugni, sette coltelli e 40mila euro cash. Per tutto ciò, il questore Bruno Megale ha deciso di emettere un Daspo di tre anni nei suoi confronti. Ma le amicizie di Emis Killa vanno oltre il calcio. Sui social, infatti, si mostra insieme a Alfonso Cuturello e Antonio Favasuli, che per la procura sono vicini alla criminalità organizzata calabrese. Un intreccio pericoloso tra tifo organizzato, ‘ndrangheta e mala milanese.