Radja Nainggolan solo pochi giorni fa era stato annunciato come nuovo giocatore del Lokeren-Temse, squadra di seconda divisione belga. Oggi lunedì 27 gennaio, invece, è stato arrestato in Belgio con l’accusa di traffico internazionale di stupefacenti. “L’inchiesta si basa su presunti fatti di importazione di cocaina dall'America del Sud all'Europa via il porto d'Anversa, e la distribuzione in Belgio”, ha detto il procuratore Julien Moinil dopo le trenta perquisizioni effettuate tra Anversa e Bruxelles. Un altro guaio con la giustizia per l’ex Inter e Roma, che già nel 2022 era stato arrestato per guida senza patente. Sui social c’è chi mette in relazione il caso con l’inchiesta della procura di Milano sugli ultras di Milan e Inter. Le due indagini, però, non sono in alcun modo collegate. In passato Nainggolan aveva parlato alla Gazzetta dello sport di ciò che stava succedendo intorno a San Siro: “Ma che grande caz*ata è? Io ho giocato a Cagliari, conosco tutti gli ultras, ci sono in contatto, quando ero lì andavo a bere insieme a loro”, aveva detto, aggiungendo che l’atteggiamento nei confronti dei tifosi era pura ipocrisia: “Qual è il problema? Chi ha rispetto nei miei confronti, merita il mio rispetto: questo è il mio parametro. Che siano tifosi o altro, non mi interessa”. Insomma, la fedina penale non conta, sembra dire il Ninja.
Nell’ambito dell’inchiesta della procura, però, si parla di droga specialmente in relazione alla figura di Luca Lucci, il capo della curva Sud. Il Toro, infatti, è accusato di traffico internazionale, colpevole, secondo gli investigatori, di aver fatto parte di un sistema che prevedeva il trasporto di centinaia di chili di stupefacenti dalla Spagna e dal Marocco, con contatti che si estendevano fino al Sud America. Nelle ipotesi della procura, la droga veniva trasportata su dei camion ed erano persino stati organizzati dei viaggi in elicottero. Le intercettazioni di altre figure legate a Lucci, poi, certificano la posizione di rilievo del capo ultrà. Specialmente per l’hashish era il “numero uno” (lo abbiamo spiegato qui). Due storie parallele, senza nessun punto di contatto, quelle di Nainggolan e l’indagine “Doppia curva”. Nel frattempo anche la squadra di Kings League di Damiano “Er Faina”, Fc Caesar, di cui Ninja faceva parte, ha mandato un messaggio via social, augurandosi che le autorità “possano chiarire presto la situazione che lo vede coinvolto”.