Jannik è è stato beffato di nuovo da lui, il rivale per eccellenza, Carlos Alcaraz. Nella finale di Pechino lo spagnolo ha avuto la meglio sull'azzurro, dopo un buon inizio di Jannik che aveva vinto il primo set al tie-break, ha consegnato la vittoria nelle mani del suo avversario numero uno: una vittoria sudatissima, quella dello spagnolo, al termine di una partita infinita di 3 ore e 10 minuti, più di un'ora a set. Sinner non sta attraversando un momento facile, visti tutti i problemi legati al doping, con la Wada che ha deciso di fare ricorso e le voci di chi, come Daniele Bracciali su MOW, parla di una spspensione quasi certa. Ma lui sta cercando in tutti i modi di non perdere la concentrazione sul campo e di giocare al meglio delle sue possibilità. Questo, però, basterà per fargli mantenere il primato di numero uno al mondo anche dopo le Nitto Atp Finals di novembre?
Attualmente il problema sempre non porsi, perché Sinner ha 11010 punti e ha un distacco notevole rispetto agli avversari. La vittoria degli US Open gli ha permesso di superare quota undicimila punti e di conquistare l'aritmetica certezza di essere numero uno del mondo almeno fino al termine della stagione. Carlos Alcaraz, però, al contempo, grazie al successo di Pechino, è tornato al secondo posto, scavalcando Alexander Zverev e arrivando a quota 7010 punti. Per cui la distanza da colmare per raggiungere Sinner è ancora molto ampia. Questo divario però Jannik lo deve mantenere e già sappiamo che non giocherà l'Atp 500 di Vienna rinunciando quindi alla possibilità di difendere il titolo e perdendo 500 punti in classifica. Gli ultimi due grandi obiettivi della stagione di Sinner saranno, appunto, le Atp Finals di Torino e la Final 8 di Coppa Davis. L'unica incognita? La decisione della Wada.