Dopo mesi che Sinner lotta contro il fantasma del doping Clostebol sembra che la Wada si sia resa conto che fare il ricorso contro Jannik non fosse la migliore delle idee. Infatti, nonostante il provvedimento entri in vigore dal dal 1° gennaio 2027, l’agenzia antidoping mondiale ha ammesso che i test oggi sono così elaborati da trovare quantità infinitesimali di sostanze proibite, con la conseguenza che diventa possibile contaminarsi anche facendo cose innocue (come un massaggio, appunto). In aggiunta, se le sostanze saranno in quantità così marginali da non produrre effetti sull’organismo, come per Sinner, non si procederà neppure a contestare la violazione. Alla luce di questi cambiamenti, nonostante Jannik verrà giudicato con le vecchie regole, sarebbe paradossale una condanna per un caso che la stessa Wada tra due anni considererà non punibile. Ed è proprio su questo che gli avvocati del numero uno al mondo punteranno, oltre a dimostrare la mancanza di negligenza da parte del loro assistito. A favore di Sinner si è schierato anche il ministro dello Sport Andrea Abodi: “I cambiamenti nel codice antidoping? Da un lato verrebbe da dire non è mai troppo tardi, dall’altro se si è arrivati a questa conclusione perché non applicarla da subito anche se ormai il fatto è accertato? Siamo in una zona di frontiera. Quanto meno quello che è successo è riuscito a scuotere le coscienze della Wada e a far comprendere che contrastare il doping passa anche da un’interpretazione dei fatti più puntuale e profonda”, ha detto. Insomma, sembra che la solidarietà nei suoi confronti non manchi e che si stiano rendendo tutti conto della stranezza del caso che lo vede coinvolto. Anche se non mancano le eccezioni, come le dichiarazioni della nuotatrice Federica Pellegrini che stanno facendo discutere.
La sfida del ritorno
Intanto Jannik ha già cominciato ad allenarsi a Dubai insieme a Simone Vagnozzi e, a sorpresa, anche di Darren Cahill, che ha approfittato della relativa vicinanza degli Emirati con l’Australia per raggiungere il team nella preparazione invernale. Jannik, come da programmi, tornerà in campo per un match ufficiale solo agli Australian Open dal 12 gennaio, anche se giocherà un’esibizione benefica sempre sulla Rod Laver Arena nei giorni precedenti. Ma Anna? Lo raggiungerà? La crisi tra i due è definitivamente alle spalle e lei si sta preparando a Miami con il suo coach Patricia Tarabini. Ma per la nuova fase della relazione, Kalinskaya ha chiesto riservatezza e di stare lontano il più possibile dai riflettori. Gli stessi che hanno portato i due a discutere e allontanarsi. Nessuna esposizione mediatica, nessuna dichiarazione, nessuna condivisione sui social: non esporsi è la parola d'ordine della coppia più chiacchierata del gossip e, sicuramente, tutelarsi è per loro il modo migliore per non incappare in ulteriori e nocive malelingue.