Trentasei settimane da numero uno per Jannik Sinner, trentasei per Carlos Alcaraz. Da oggi, i due talenti del tennis condividono lo stesso record di permanenza in vetta al ranking Atp, ma non sarà un testa a testa a lungo. Il 17 febbraio Sinner salirà a quota 37, superando lo spagnolo e prendendosi ufficialmente la leadership solitaria. Alcaraz, nel frattempo, ha recuperato punti con la vittoria a Rotterdam e la rinuncia dell’italiano a difendere il titolo. Infatti, il fuoriclasse altoatesino ha deciso di non difendere il titolo all’Atp 500 di Rotterdam. Di conseguenza, i 500 punti conquistati nel 2024 gli sono stati sottratti solo il 10 febbraio, giorno dell’aggiornamento del ranking. Il motivo del ritardo? Lo scorso anno Rotterdam si era giocato una settimana dopo rispetto a questa stagione. Ma ora l’attenzione è tutta su Doha. Sinner tornerà in campo la prossima settimana, partecipando all’Atp 500 in Qatar, in programma dal 17 al 22 febbraio. Dopo aver dominato l’Australian Open e aver scelto di prendersi un periodo di riposo, l’azzurro si presenterà sul cemento mediorientale con l’obiettivo di alzare un altro trofeo. Magari passando proprio da una sfida diretta con Carlos Alcaraz, che a sua volta punta a ridurre il distacco in classifica.
Con lui il distacco resta importante: quasi 4000 punti tra i due, con Sinner che, anche dopo aver perso i 500 punti olandesi, si mantiene a 11.530, mentre lo spagnolo è fermo a 7.510. In mezzo c’è ancora Alexander Zverev, che con 8.135 punti tiene il secondo posto e questa settimana gioca il 250 di Buenos Aires. Ma la vera incognita riguarda il futuro: Alcaraz dovrà difendere un’enorme quantità di punti tra Indian Wells, Roland Garros e Wimbledon, mentre Sinner ha un margine di crescita molto più ampio, soprattutto sulla terra battuta. La grande occasione per Alcaraz di tentare il controsorpasso sarebbe sulla terra, ma i numeri non giocano a suo favore. Nel 2024, Jannik ha raccolto appena 1400 punti sul rosso, contro i 2200 di Alcaraz e i 2880 di Zverev. Significa che mentre i suoi avversari dovranno difendere un bottino pesante, l’italiano avrà l’opportunità di guadagnare punti preziosi.
Se il distacco attuale resterà invariato, difficilmente qualcuno potrà mettere in discussione la sua leadership fino a dopo il Roland Garros. E se davvero resterà al comando fino al 9 giugno, Sinner arriverà a 53 settimane da numero uno, superando leggende come Nastase (40 settimane), Murray (41) e Kuerten (43), e salendo al 13° posto nella storia del tennis. Taylor Fritz e Casper Ruud restano saldamente in quarta e quinta posizione, mentre Alex de Minaur sale al sesto posto, guadagnando due posizioni a discapito di Novak Djokovic (ora settimo) e Daniil Medvedev (ottavo). Nessun cambiamento invece per Tommy Paul e Andrey Rublev, che rimangono rispettivamente in nona e decima posizione. L’unico vero ostacolo per Jannik? Non è Alcaraz. Non è Zverev. Ma il verdetto del Tas sul caso Clostebol. Perché se il tribunale di Losanna dovesse ribaltare la sentenza dell’Itia e infliggergli una squalifica, il dominio di Sinner rischierebbe di interrompersi di colpo. E a quel punto, a scalzarlo dal trono potrebbe non essere un rivale sul campo, ma una decisione in aula, come ha spiegato la numero uno dell'Itia.