A pochi giorni dalla vittoria del Super Bowl, Kansas City, città natale dei neo campioni è stata scossa da una tragedia che ha gettato un velo scuro su quello che sarebbe dovuto essere un giorno di festa. Infatti, ieri nella città del Missouri, si è tenuta una parata per accogliere e festeggiare i Chiefs, eroi trionfanti al rientro da Las Vegas. Il cielo era limpido e un bagno di folla acclamava la squadra, come testimoniano i numerosi video postati da alcuni giocatori e dai tanti tifosi presenti. Uomini, donne e moltissimi bambini coloravano di bianco e rosso le strade di Kansas City.
Un’aria di festa, interrotta da improvvisi spari sulla folla ed in pochi minuti la gioia si è trasformata in panico. Momenti orribili testimoniati da alcune riprese diffuse in rete. Il bilancio è stato fin da subito disastroso: una vittima e molti feriti, al momento 22. Non si è fatto attendere il comunicato ufficiale dei Chiefs, nel quale si dichiara che la squadra ed il loro entourage ne è uscito indenne e si esprime massima vicinanza alle vittime. I messaggi di cordoglio si sono susseguiti l’uno dopo l’altro. Primo fra tutti Pat Mahomes, quarterback e tre volte vincitore del superbowl che rivolge le sue più sentite preghiere alla città ed ai tifosi feriti dal terribile gesto. Un tweet arriva anche da Travis Kelce, che si dichiara costernato dall’accaduto e vicino ad una città a cui deve tanto: "Ho il cuore spezzato - ha scritto il giocatore, al centro del gossip per la relazione con Taylor Swift - Il mio cuore è con le persone che sono venute a festeggiare e sono rimaste coinvolte nell'attacco. Kansas City, tu significhi il mondo per me".
Gli stessi Chiefs costretti ad assistere indenni mentre una parata in loro onore si trasformava in angoscia e caos. Messaggi di solidarietà alla città e ad i suoi cittadini sono arrivati anche da altre squadre quali i Green Bay Packers, mostrando come lo sport vada ben oltre i colori che si indossano e non importa per chi si parteggi poiché, in momenti come questi, si è tutti parte di un unico fronte solidale. Non si hanno ancora notizie certe sugli assalitori; ciò che sappiamo al momento - stando a quanto riportato dalla stampa statunitense - è che erano un gruppo, probabilmente in tre, bloccati da alcuni tifosi coraggiosi fino all’arrivo degli agenti. Senza tale gesto, probabilmente la tragedia avrebbe avuto dimensioni più ampie.
Le autorità escludono la pista terroristica, parlano piuttosto di uno scontro tra criminali locali. 1Mentre si piange sul disastro appena accaduto, la squadra si stringe intorno alla città dal cuore ferito. Un fulmine a ciel sereno che scuote il mondo dello sport e non solo, riaprendo il dibattito su questioni politiche già molto discusse negli States.