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Stregoneria in MotoGP: dopo Stoner, Bagnaia, Bezzecchi e Martín, la cabala della Ducati è tutta su Marc Marquez

  • di Tommaso Maresca Tommaso Maresca

31 marzo 2024

Stregoneria in MotoGP: dopo Stoner, Bagnaia, Bezzecchi e Martín, la cabala della Ducati è tutta su Marc Marquez
Un tuffo nella numerologia più misteriosa e intrigante del Motomondiale, dove la Ducati e i suoi piloti si stanno rendendo protagonisti di coincidenze statistiche ed astrali non di poco conto. Un indizio? Prendete la 46esima vittoria di Valentino Rossi con la Yamaha a Sepang 2010, poi andate a spulciare congiunture aritmetiche simili nella storia del marchio di Borgo Panigale. Scoprirete l'esistenza di una cabala le cui origini risalgono a Casey Stoner e che oggi rischia di essere sfatata da Marc Marquez...

di Tommaso Maresca Tommaso Maresca

Nello sport si dice spesso che statistiche e numeri contano fino ad un certo punto. Gli sportivi il più delle volte, imbeccati su una determinata congiuntura matematica, cadono dal pero o fingono di cadere dal pero. "È più importante la prestazione, il gioco, il significato" - abbozzano. Poi magari scopri che alla sera, quando nessuno li vede, si ubriacano di statistiche: le guardano, le studiano, rispolverano archivi e almanacchi, si pongono obiettivi e individuano bestie nere sulla base di numeri, ricorrenze aritmetiche. Nel motociclismo, dove la superstizione dei piloti da sempre gioca un ruolo abbastanza importante nell'approccio alle gare (Marc Marquez alla domenica veste mutande sempre dello stesso colore, Valentino Rossi finito il warm up ascoltava sempre lo stesso disco di Vasco prima di procedere all'esecuzione di una lunga serie di rituali), tutto si amplifica. Lo stesso Dottore, spesso, non ha fatto mistero di organizzare i suoi celebri festeggiamenti del post gara partendo proprio da coincidenze statistiche: basti pensare al giro d'onore in sella con Angel Nieto a Le Mans 2008 (quando eguagliò le vittorie della leggenda spagnola), al lunghissimo cartellone srotolato nel 2009 ad Assen per le 100 vittorie nel Motomondiale, alle scenette nel parco chiuso di Sepang nel 2010, per il 46esimo succcesso ottenuto con la Yamaha prima di passare in rosso: "Non potevo lasciare la M1 con 45 vittorie, sarebbe stato brutto" - disse raggiante al microfono di Paolo Beltramo.

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Valentino Rossi festeggia la 46esima vittoria con la Yamaha - Gran Premio della Malesia, 2010

Ora, restando sempre su questo genere di statistiche e passando proprio alla Ducati, ai suoi piloti e alla MotoGP odierna, come reagireste se vi dicessimo che Pecco Bagnaia nel 2022 ad Assen - con il 63 sul cupolino - ha registrato la 63esima pole e la 63esima vittoria del marchio di Borgo Panigale, proprio come fece nel 2009 Casey Stoner, che con il suo iconico 27 portò la rossa per le ventisettesima volta nella sua storia in pole position e, poi, sul gradino più alto del podio di Phillip Island? Come reagireste se aggiungessimo che Marco Bezzecchi, numero 72,  lo scorso anno in Argentina ha firmato la vittoria e la pole numero 72 della Ducati in MotoGP; che Jorge Martín con l'89 in Qatar ha siglato l'ottantanovesima pole targata Ducati in top class, prima di spuntare a Portimao anche la casella relativa all'89esimo trionfo del costruttore bolognese in MotoGP? Forse pensereste a Marc Marquez e al suo 93, alla cabala che vorrebbe vedere il Cabroncito lasciare il segno rispettavamente sulla novantatreesima pole e sulla novantatreesima vittoria della Ducati in MotoGP (una coincidenza che sicuramente non si presenterà prima del Gran Premio di Catalunya). Chissà se anche lo stesso Marc sarà stato raggiunto da questa informazione e, nel caso, chissà che non cominci a pensare a questi numeri incredibili. Non cogliere l'occasione - sfatare in un colpo solo questo eccezionale disegno del fato - sarebbe un peccato, in primis per lui. Noi comunque, alla 92esima pole e alla 92esima vittoria della Ducati in MotoGP, vi avviseremo.

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