La pioggia caduta abbondantemente nella notte non ha condizionato in maniera particolare la giornata di test a Misano, se non nell'orario di inizio. I piloti, infatti, hanno ritardato un po' rispetto al previsto l'uscita dai box, ma poi hanno messo in fila giri su giri per provare nuove componenti e preparare non solo le basi per le moto del 2025,ma anche il prossimo GP che si svolgerà sempre al Marco Simoncelli World Circuit. Unico assente di giornata è stato Fabio Di Giannantonio che in accordo con il team, come ha annunciato ieri, ha deciso di tornare a casa per riprendere il programma di fisioterapia reso necessario dall'infortunio rimediato al Red Bull Ring alla spalla sinistra. Quanto ai tempi di giornata, anche se nei test non fanno punteggio, davanti a tutti ha chiuso Pecco Bagnaia, che ha preceduto Franco Morbidelli e Enea Bastiani. Pedro Acosta e Fabio Quartararo chiudono la top 5, ma con tempi sopra l'1,31.
Oltre le singole novità trovate nel box, i piloti in questo test di Misano hanno potuto provare anche un nuovo pneumatico portato di Michelin. Dovrebbe migliorare il grip e garantire minore usura. Il giudizio di quasi tutti è stato positivo - Pecco Bagnaia, ad esempio, si è detto molto favorevolmente sorpreso - con Piero Taramasso che però ha spiegato che non vedremo la nuova gomma in pista prima della prossima stagione. "Adesso - ha spiegato Taramasso - ascolteremo i piloti e studieremo i dati raccolti. Se tutto si allineerà perfettamente porteremo la nova gomma già al via della prossima stagione, altrimenti non escludiamo di farlo ancora più in là perchè vogliamo essere certi di garantire uno step in avanti e non c'è fretta".
Honda ha una nuova carena! Marini: "Già in gara a Misano 2"
Honda ha puntato tutto sull'aerodinamica. Johann Zarco e Luca Marini in particolare hanno provato una carena totalmente nuova, che ricalca l'esperienza già portata in pista da Aprilia prima e Ducati poi. La RC213V sembra completamente diversa con le nuove coperture, molto più larghe per provare a sfruttare un po' di effetto suolo anche in piega. La nuova carena, infatti, arriva a sfiorare l'asfalto in curva. Tante anche le appendici provate: segno che gli ingegneri giapponesi, in collaborazione con quelli che lavorano per la Formula 1, hanno deciso di scommettere sul settore in cui sono sembrati più indietro rispetto a tuttigli altri. "Io sto male e faccio una gran fatica dopo i problemi avuti ieri che non mi hanno permesso nemmeno di scendere in pista - ha detto Luca Marini in sala stampa - Oggi, però, era fondamentale esserci e quindi ho raccolto le forze. La nuova carena mi è piaciuta moltissimo e penso che potrebbe addirittura darci qualche decimo, anche se è chiaro che, quando prendi più di un secondo e mezzo al giro, pochi decimi non fanno la differenza. Però qui a Misano ho sentito proprio che tutto ha funzionato al meglio e credo che porteremo in gara questa carena già dal prossimo GP. Non so, però, se l'avremo tutti e se potrà esserci più di una carena per moto, perchè dopo l'ok per omologarla di oggi dovranno produrle e poi farle arrivare dal Giappone, quindi potrebbero non esserci i tempi per avere una fornitura full". Più laconico, invece, Joan Mir: "Qualcosa abbiamo provato, ma di solito a Misano la Honda si presentava con una moto totalmente nuova".
Yamaha: Dovizioso nel box e nuovo motore. Quartararo: "Meglio, ma non basta"
In casa Yamaha la novità di questa giornata di test è stata, addirittura, il nuovo motore, oltre a diversi componenti che riguardano in particolare l'aerodinamica. Nessun lavoro fatto, invece, per quanto riguarda il telaio, con i piloti che sembrano confermare di aver trovato la giusta soluzione da quel punto di vista con quanto già provato nei test privati qui a Misano e poi anche in gara. In mattinata nel box del marchio di iwata s'è visto anche Andrea Dovizioso, ma in abiti. "Abbiamo parlato e ci siamo confrontati - ha raccontato Fabio Quartararo in sala stampa - ha una grande esperienza e è importante averlo nel box anche solo per sentire la sua opinione". Fabio Quartararo ha raccontato anche di aver lavorato a lungo, oggi, sulle comunicazioni via radio con il box. "E' una novità che mi piace, ma non siamo pronti - ha spiegato - E' una sensazione strana sentire qualcuno che ti parla e nei curvoni veloci non è proprio il massimo mettersi a ascoltare cosa hanno da dirti (ride, ndr). Però, al di là delle battute, lavoriamo su questo da tempo e ogni volta va un pochino meglio rispetto a quella precedente. Ma, lo ripeto, penso ci vorrà ancora un po' prima di portare tutto in gara". Difficile, invece, capire se in gara ci porteranno già dalla prossima di Misano il nuovo motore. Anche perchè Fabio Quartararo non è sembrato particolarmente entusiasta: "E' cambiato poco. Le differenze principali stanno nell'erogazione che ora è molto più diretta e immediata, ma dobbiamo capire bene ancora come sfruttarlo".
KTM: Acosta e Binder sull'evoluzione portata in gara da Espargarò
Pedro Acosta e Brad Binder. Sono chiaramente loro due, oltre a Dani Pedrosa che ha provato anche uno sviluppo per il 2025, i piloti su cui KTM ha puntato per capire se la RC16 portata in pista in gara a Misano da Pol Espargarò può essere o meno la moto giusta per gli ultimi sette GP di questa stagione. Entrambi i piloti della KTM, però, hanno tenuto i freni pinzati, senza sbilanciarsi più di troppo. Pedro Acosta ha proprio evitato di entrare troppo nel dettaglio, preferendo parlare, piuttosto, dei team radio e dell'argomento che in questa giornata ha letteralmente scaldato tutti i piloti. "A me non piacciono e trovo che gli auticolari siano, oltre che fastidiosi, anche pericolosi - ha detto il giovane spagnolo - Quanto alle cose provate oggi, non c'è molto da dire, se non che sono soddisfatto per come abbiamo lavorato. La nuova moto? Bisogna capirla". Un po' più nello specifico c'è andato, invece, Brad Binder: "E' piuttosto diversa da quella che guidiamo ora e quindi c'è bisogno di tempo per capirla. Anche oggi ci ho messo un po' a adattarmi. Non riesco, adesos, a dare un giudizio del tutto positivo o del tutto negativo: ci sono aspetti buoni e altri meno buoni, quindi non so se la porteremo subito in gara a Misano tra due settimane".
Aprilia: codoni e focus sui team radio. Espargarò: "Mi piace!"
Aprilia è scesa in pista con cinque piloti e ha macinato giri su giri siacon le moto ufficiali che con quelle del Team Trackhouse. Proprio le americane hanno aperto lagiornata questa mattina con Raul Fernandez che ha provato diversi tipi di codone. Per lo più soluzioni aerodinamiche e anche qualche accorgimento che dovrebbe permettere ai piloti di soffrire di meno il problema del calore prodotto dalla RS-GP e che diventa invalidante per chi è in sella alla ricerca della performance. Aleix Espargarò, però, s'è limitato a confermare di avera "provato diverse cose oggi", senza entrare particolarmente nei dettagli. Lo ha fatto, invece, relativamente al sistema di comunicazione con il box, con il pilota di Aprilia che sembra andare controcorrente rispetto a tutti. "A me piace, non bisogna avere paura delle nuove tecnologie - ha detto prima di buttarla in battuta - Non credo sarebbe un grande spettacolo sentire alcune delle cose che io potrei dire ai miei meccanici". Quanto alle questioni più tecniche, Lorenzo Savadori dovrebbe aver provato uno sviluppo del prototipo Aprilia per il 2025, ma il collaudatore di Noale non è passato per la sala stampa e al momento non c'è, quindi, una conferma o un commento diretto da riportare. Aleix Espargarò, infine, ha fatto riferimento anche a un nuovo serbatoio che, però, non la ha convinto: "L'ho visto su Honda e Ducati e ho pensato che fosse una buona soluzione anche per noi per aiutare a frenare la moto, ma io sono alto e non mi sono trovato bene perchè non riuscivo a lavorare bene con le gambe".
Ducati: aero per quest'anno e poi un gran lavoro per il 2025
I piloti Ducati hanno portato avanti lavori differenziati, con Enea Bastianini che - essendo un pilota in partenza - ha provato materiali da portare in pista in questa stagione, mentre Pecco Bagnaia ha messo in pista anche alcune delle soluzioni preparate per il 2025. "Il tempo migliore di giornata l'ho fatto con una moto non molto diversa da quella che guido di solito e con gomme medie che avevano su circa 20 giri" - ha raccontato Bagnaia. Il campione del mondo ha avuto parole molto positive anche per le nuove gomme e lo stesso ha fatto Enea Bastianini. "All'inizio non ho avuto una impressione buona - ha detto la Bestia - però sono riuscito a performare. Quindi è stata solo una sensazione. Ora bisognerà capire come lavorano queste gomme con temperature diverse, ma tutto sommato non posso dire che non mi piacciono, anzi". Quanto alle novità per la sua Desmosedici, una aerodinamica che era stata messa in cantina da Pecco a Silverstone. "Ci ho fatto qualche giro, ma non mi era piaciuta" - ha spiegato Pecco. Bastianini, invece, è meno categorico: "Dobbiamo capire bene, qualche vantaggio potrebbe portarlo ma non so se la porterò in gara gà dal prossimo GP".