E’ successo veramente: Paolo Campinoti ha rotto con Ducati, scegliendo di firmare l’accordo per la fornitura delle moto dal 2025 con Yamaha. Non c’è l’ufficialità, ma la bomba sganciata nella serata di ieri da Sky non lascia spazio a condizionali e verosimilmente già in questo fine settimana a Assen sarà formalizzato il tutto. E’ di velocità che sono fatte le corse e è di velocità che sono fatte pure le notizie. Tanto che quella di Pramac con Yamaha è praticamente già vecchia e le cose da dire sono tutte più o meno già note. Ossia che la firma sull’operazione di convincimento l’ha messa Lin Jarvis come ultimo regalo a Yamaha prima della pensione, che Yamaha aiuterà sia in termini economici (si parla di un rientro/risparmio di circa 5 milioni l’anno) che in termini di risorse umane la sua squadra satellite, partecipando anche nell’ingaggio dei piloti e, non ultimo, che fornirà moto identiche a quelle del team ufficiale, con aggiornamenti come per i piloti ufficiali e negli stessi tempi. Tutto già detto, quindi, con Campinoti e gli altri di Pramac che dovranno solo confermare o meno in occasione dell’annuncio ufficiale.
La vera notizia di cui andare a caccia, oggi, è quindi già un’altra: chi saranno i piloti scelti dal team italiano per la nuova avventura con Yamaha? E’ chiaro che Campinoti non vorrà accontentarsi, così come è chiaro che bisognerà tirare fuori nomi di un certo livello anche per tenere buoni quegli sponsor che hanno investito sul Team Pramac sapendo che avrebbe corso con Ducati e che adesso si ritroveranno i loro loghi sulle carene di due Yamaha M1. Nel classico vociferare del paddock sul totomercato i nomi che si fanno, in quest’ottica, sono due: Toprak Razgatlioglu e Andrea Iannone.
Il manager del pilota turco, nei giorni scorsi, ha chiaramente detto di avere delle offerte dalla MotoGP e di volersi sedere al tavolo con BMW per capire se c’è un modo per svincolarsi dal contratto che lega Toprak Razgatlioglu al marchio tedesco in Superbike. E’ chiaro, a questo punto, che una delle opzioni di cui il manager di Toprak ha parlato potrebbe essere proprio il Team Pramac, anche se chi conosce bene la storia del pilota turco e la sua personalità è pronto a giurare che mai tornerebbe in sella a una Yamaha dopo il trattamento ricevuto alla fine della scorsa stagione. La MotoGP è però una prospettiva che potrebbe anche valere la classica “pietra sopra” e dal punto di vista del marketing sarebbe una gran mossa per tutti.
L’altra ipotesi è quella di Andrea Iannone. Anche in questo caso sarebbe una gran mossa e, paradossalmente anche una scommessa meno pericolosa, visto che il pilota italiano conosce già bene la MotoGP e, anche se ormai sono passati più di quattro anni dalla sua ultima volta, non si ritroverebbe catapultato in un mondo del tutto nuovo. E’ ancora veloce e lo sta dimostrando in Superbike e ha anche, da sempre, un rapporto speciale con lo stesso Campinoti, che è una delle persone che gliè rimasta vicina anche quando molti voltavano le spalle. Sarebbe, in qualche modo, anche un “piccolo dispettuccio” a Ducati, visto che Iannone dovrebbe essere la prima scelta di Borgo Panigale per la Panigale ufficiale del team Aruba se Alvaro Bautista dovesse decidere di chiudere con le corse alla fine di questa stagione.
E gli altri nomi per la Yamaha-Pramac? Sono quelli che si fanno anche per altri team in cerca di piloti: Jack Miller o Joan Mir, o anche una riconferma di Franco Morbidelli che conosce già benissimo sia l’ambiente Yamaha che i punti di forza e quelli di debolezza della M1. Ma non si escludono ulteriori mosse clamorose, perché adesso una cosa è certa: Paolo Campinoti ora può godersela e nell’accordo con la casa giapponese avrà sicuramente fatto mettere nero su bianco la massima libertà di movimento e di scelte.