Non serviva aspettare i grandi nomi per vedere il fuoco a Madrid: bastava guardare una delle prime sfide delle qualificazioni per accorgersi che quest’anno il Mutua Open promette polveri accese. Elena-Gabriela Ruse e Teodora Kostovic hanno deciso di trasformare un match qualsiasi in un caso da psicodramma sportivo: il tutto davanti a un pubblico diviso, tra urla, selfie e accuse, con il giudice di sedia costretta letteralmente ad abbandonare la postazione per evitare il peggio. Altro che tie-break: qui la tensione è già da finale. La partita in realtà avrebbe già tutto per essere una di quelle favole da fondo classifica: da una parte la rumena Ruse, esperienza internazionale e un numero 85 Wta che non si regala, dall’altra la serba Kostovic, 625 del ranking, dentro per wild card, con l’entusiasmo di chi sa che non ha nulla da perdere. Ma lo spettacolo non è solo in campo.

Sin dal primo scambio il tifo dei connazionali di Ruse trasforma il centrale in una bolgia, mentre Kostovic non si fa intimidire e rilancia con “idemo!” a ogni punto: il richiamo tribale che a Djokovic ha portato fortuna, a Madrid rischia di diventare il detonatore di una rissa. La partita si allunga, si innervosisce. Kostovic alla fine la spunta in tre set e il pubblico, anziché sciogliersi nell’applauso, si spacca. Al momento dei saluti, il vero corto circuito: Ruse si rifiuta di stringere la mano alla serba, che invece, con il telefonino di una tifosa, si lancia in selfie e video come fosse in passerella dopo una finale Slam. In quel momento scatta la scintilla definitiva: la sconfitta, già esasperata dal clima, parte al contrattacco verbale e si rivolge all’arbitro, scesa dal seggiolone per sedare la lite: “Non ho intenzione di fare nulla, non ti preoccupare. Sono più matura di lei”.

Ma non si ferma: “Quello che hai fatto non è giusto”, ripete più volte, puntando il dito contro la vincitrice che si gode il suo quarto d’ora di celebrità. Scene che sembrano uscite da una serie Netflix sulla tensione del tennis minore, ma qui è tutto reale: selfie, sfogo, mani non strette e telecamere pronte a immortalare ogni parola. E la partita? Per la storia, Kostovic accede al tabellone principale (bissando poi con una vittoria su Stefanini). Ma intanto Madrid si accende subito: la prima rissa (verbale, per ora) è già andata in scena e le favorite devono ancora scendere in campo. Segno che, prima ancora dei grandi nomi, saranno i nervi a dominare la scena.