“Ci vorrebbe un amico”. Antonello Venditti la cantò per la prima volta, straziato, al grande concerto che avrebbe dovuto celebrare la vittoria della Coppa dei Campioni contro il Liverpool - ero allo stadio dalle 10 della mattina, bardato e pronto per fare la guerra ma finì in altro modo - ma adesso ci vorrebbe sul serio per risollevare una squadra - la mia “Rometta” - e farle dormire sonni tranquilli. I 10 punti a ottobre sono maledettamente pochi considerato che si sono bruciati già due allenatori. Un giocatore straordinario - Mats Hummels del Borussia Dortmund, squadra di cui era capitano, ruolo che ricopriva anche nella nazionale tedesca - acquistato e mai utilizzato e ora, buttata lì dai giornalisti sportivi Ivan Zazzaroni e Fabio Caressa, l'idea di far tornare a giocare, a 48 anni, Francesco Totti.
Totti che ha accolto subito l'idea - "con i ritmi attuali posso giocare" - e scatenato tutti i tifosi che si saranno detti "si giocheno questi er Capitano po' giocà 'na vita". Offro un'idea ai funambolici Ivan e Fabio: perché non farlo giocare oltre i 54 anni del giapponese, ex Genoa, Kazuyoshi Miura e i 49 dell'inglese Stanley Matthews? Come si dice a Roma: "Si nun so' matti nun ce li volemo". Lo so, "i sogni son desideri" ma c'è un limite a tutto. Che dicono i miti e muti, il miliardario Dan e il fedele figlio Ryan Friedkin? Il Taranto, che milita in serie C, forse lo compra un rubicondo signore inglese che sembra non abbia un penny. Tanto scalpore e scandalo per nulla. Quanti miliardari e uomini più ricchi del mondo stanno annichilendo e maciullando - no, lo hanno già fatto - il fu calcio italiano? Sarà una risata che li seppellirà.