La notizia è arrivata nel bel mezzo del fine settimana della MotoGP a Misano e della Superbike a Magny Cours e è stata di quelle che fanno calare il silenzio: Ryota Haga è morto durante una gara della JRR ST 600 a Autopolis. Aveva solo 21 anni. Secondogenito di Noriyuki, correva con il 41 che era stato di suo babbo e anche con le stesse grafiche sul casco.
Le notizie che arrivano da Autopolis, al momento, sono poche e non raccontano molto, se non che si è trattato di un incidente in gara, dopo che il pilotino giapponese era partito dalla quarta casella, in sella alla Yamaha del team di suo papà. Sembra sia accaduto tutto un istante dopo la partenza, con il ventunenne che è rimasto piantato in griglia e è finito travolto da altri due piloti.
Per capire cosa sia successo esattamente e quale è stata la dinamica dell’incidente ci sarà tempo. Adesso, invece, è solo il momento del silenzio davanti a una notizia che è rimbalzata in Italia da pochi minuti e che sconvolge sì gli appassionati e quelli che hanno amato il pilota (e il personaggio) Nitronori, ma che sconvolge prima di tutto una famiglia da sempre votata alle corse. Anche Akito, infatti, l’altro figlio di Haga che è di appena un anno più grande, è nel motorsport, sempre nell’All Japan Superbike, ma nella master class.