“Mio papà mi ha detto di Alex, sono molto dispiaciuto”. Marc Marquez a Assen ha compiuto l’impresa che probabilmente gli consegna definitivamente nelle mani il nono titolo mondiale, ma la voglia di fare la solita festa non c’è. Perché a festeggiare non può esserci il solito compagno. Suo fratello Alex, infatti, in seguito a un contatto di gara con Pedro Acosta ha rimediato una frattura scomposta alla mano e dovrà operarsi (già domani, o al massimo martedì, a Madrid). Gioia strozzata in gola, quindi, nonostante di motivi per gioire dopo questa domenica a Assen ce ne siano stati tanti davvero. Sì, perché Marc Marquez ha raggiunto Giacomo Agostini nella speciale classifica dei vincitori di tutti i tempi, con 68 GP e adesso ha davanti solo Valentino Rossi (ancora irraggiungibile). Quello stesso Valentino Rossi che gli è davanti anche di un titolo mondiale, con Marc Marquez che, però, adesso può davvero cominciare a pensare che per il nono mondiale dovrà avere paura solo di se stesso.

Dopo la doppia vittoria di Assen e con il fratello Alex infortunato, infatti, i punti di vantaggio in classifica adesso sono sessantotto dal fratello e centoventisei da Bagnaia. “Non me l’aspettavo – ha detto Marquez dopo la bandiera a scacchi – Sono felicissimo del lavoro fatto dalla squadra venerdì e poi per tutto il weekend. Assen non è mai stato un circuito buono per me e abbiamo un punto in più (il riferimento è al punto di sutura sul mento resosi necessario dopo la caduta di venerdì). Però oggi voglio augurare il meglio a mio fratello. Queste sono le corse".
Anche oggi in gara, pur sembrando più in affanno rispetto al solito, ha dimostrato di poter gestire e di avere sempre qualcosa sul polso destro. Ha dovuto accorgersene quel Marco Bezzecchi – oggi letteralmente eroico con la sua Aprilia – che ha creduto di poter azzardare il sorpasso a ogni giro, salvo poi scoprire, quando ne mancavano solo tre alla bandiera a scacchi, che il 93 ne aveva per prendere ulteriore margine e passare “tranquillo” sulla linea di arrivo. Per Bezzecchi e Aprilia, però, s’è comunque trattato di un fine settimana praticamente perfetto con il terzo posto nella Sprint e questo secondo posto nella gara lunga. Ok, a Silverstone è stata vittoria, ma qui le condizioni sono state normali e c’è stata bagarre vera, in mezzo a due Ducati ufficiali. “Sono molto felice – ha detto il Bez al parco chiuso - è stata davvero una gara fantastica. Marc è stato velocissimo: ho provato ad attaccarlo, ma ne aveva di più. Abbiamo fatto un lavoro straordinario e sono contento per me e per la squadra. Devo dire grazie a loro, alla Academy, a Valentino Rossi e anche a tutti gli amici e ai fans che ci sono sempre stati”.
“Sapore agrodolce” – è stato, invece, il commento di Pecco Bagnaia al parco chiuso. L’italiano della Ducati è stato anche davanti nei primissimi giri, salvo poi vedersi superato dai fratelli Marquez prima e da Marco Bezzecchi poi, con sorpasso e controsorpasso subito e poi inflitto a Pedro Acosta. Un podio che racconta di un pecco molto più vicino a Marc Marquez rispetto a quanto s’è visto in passato, ma che racconta pure di un feeling che ancora manca con la Desmosedici GP25. “Avrei voluto fare di più – ha spiegato - ma ho avuto di nuovo difficoltà. Il passo non era male, ho cercato di chiudere il distacco con i primi, ma non ce l'ho fatta. La terza posizione è stata il massimo, il weekend è andato bene e dobbiamo continuare così". Poche parole per un trofeo in più da portarsi a casa, ma pure per un sorriso da ritrovare assolutamente, anche se ormai da giocarsi resta probabilmente solo la seconda posizione in classifica generale.
In gara, come già accennato, Bagnaia s’è lasciato alle spalle Pedro Acosta (quarto) dopo una battaglia durata diversi giri, con il 63 che era riuscito a girare primo dopo la prima curva, nonostante il solito scatto perfetto di Marc Marquez (che s’è anche toccato con Quartararo). E’ stata, ancora una volta, una partita senza giapponesi, con il francese della Yamaha rimasto invischiato nel gruppo già dopo lo start e nessuna Honda nelle posizioni di vertice. Johann Mir, infatti, è caduto (brutto crash con Fermin Aldeguer) e Johann Zarco ha chiuso dodicesimo, precedendo le Yamaha di Alex Rins e Jack Miller (caduta per Miguel Oliveira). Da segnalare, poi, il quinto posto di Maverick Vinales, che si è lasciato alle spalle la lotta fratricida tra Fabio Di Giannantonio (sesto) e Franco Morbidelli (settimo e costretto a un long lap per aver ecceduto i limiti della pista e non aver restituito la posizione al compagno di squadra). Ottimo nono posto per Enea Bastianini (dietro a Raul Fernandez) che nelle gare lunghe riesce sempre a rendersi protagonista di discrete rimonte, mentre a chiudere la top 10 è stato Fabio Quartararo davanti alla KTM di Brad Binder.
