Il mercato non si ferma mai. Chiunque ha vissuto un po’ il paddock della MotoGP vive con questa certezza in tasca, però è innegabile che ci sono momenti della stagione in cui il mercato piloti diventa l’argomento degli argomenti e in questa MotoGP 2025 quel momento è arrivato a Le Mans. Non solo la Sprint, la gara che potrebbe essere bagnata e tutti i temi della pista, ma pure intrecci tra manager, squadre e telefoni roventi. Sì, perché se è vero che le prime ufficialità non arriveranno prima di agosto, è altrettanto vero che è adesso che si cominceranno a prendere le decisioni. Il pezzo pregiato del mercato, inutile negarlo, è Pedro Acosta. Ha un contratto con KTM fino alla fine del 2026, ma in questa fase è difficile pure avere la certezza che KTM possa esserci oltre questa stagione.

Valentino Rossi e Pedro Acosta: un conto è piacersi, un altro è volersi
Il giovane pilota spagnolo, manco a dirlo, piace a tutti. Honda gli avrebbe anche sottoposto una offerta faraonica (anche se Alberto Puig ha smentito la notizia), ma Pedro vuole Ducati. Una Desmosedici in questo momento sarebbe l’unica motivazione valida per andare a rompere un contratto che comunque prevede penali importanti. Ma, come ha spiegato ieri anche Sandro Donato Grosso ai microfoni di Sky, c’è un problema: di Ducati disponibile ce ne è una sola. Salvo clamorosi colpi di scena, infatti, Pecco Bagnaia e Marc Marquez sono blindatissimi, così come Fabio Di Giannantonio, Alex Marquez e Fermin Aldeguer. L’unico che ha un contratto di un solo anno è Franco Morbidelli, ma è quarto nel mondiale e ha più che meritato di far valere l’opzione per un ulteriore anno. “E’ vero che Valentino e Acosta si sono parlati una volta – ha ammesso Alessio Salucci, Uccio – Ma è stata quella volta e basta al Ranch. Poi con Pedro e il suo management sono stati solo dei ciao ciao nel paddock, senza nessun altro contatto”. Un modo per giocare a carte scoperte, confermando che Valentino Rossi è da sempre “innamorato” di Acosta (erano stati molto vicini anche in passato) e che, parole di Uccio, “tutto può essere”, ma anche che nessuno ha intenzione di scaricare Franco Morbidelli, soprattutto ora che è quarto nel mondiale. “Franco – ha detto Uccio – ha un uno più uno, con l’opzione che dovrebbe scadere a agosto o a settembre e speriamo di rinnovare con lui, perché Franco è un pilota fantastico. Ce lo teniamo stretto”.

Toprak e gli altri: la certezza è che è Yamaha la vera protagonista del mercato di primavera
Non è una porta totalmente chiusa, ma poco ci manca. Con Pedro Acosta che adesso non vuole ascoltare altre proposte diverse da quelle che arrivano da Ducati. Il giovane spagnolo ha già detto che dei soldi non gli importa e quell’affermazione è stata una chiara risposta all’offerta che avrebbe già ricevuto da Honda. Per cambiare idea ci sarà tempo e sarà importante capire gli sviluppi delle vicende aziendali di KTM. Oltre che gli scenari che si apriranno man mano che le varie trattative andranno avanti. Pedro Acosta è, infatti il pezzo pregiato del mercato, ma la vera protagonista adesso è Yamaha. Paolo Pavesio, raccolta l’eredità di Lin Jarvis, vorrebbe affiancare a Fabio Quartararo un top rider e già da tempo c’è chi sostiene che per Alex Rins, nonostante il contratto, le possibilità di essere ancora in sella alla M1 del Team Monster Energy sono praticamente nulle. Non perchè non è un top rider, ma perchè l'infortunio rimediato in passato l'ha fortemente limitato. Lo spagnolo e il suo manager avrebbero avuto contatti con Davide Brivio, già suo team manager in Suzuki, per sostituire dalla prossima stagione Raul Fernandez (che però ha la stima di Massimo Rivola nonostante i risultati non stiano arrivando) in sella all’Aprilia di Trackhouse. Un’altra Yamaha potrebbe liberarsi in Pramac, ma paradossalmente a rischiare non è Jack Miller, che ha un solo anno di contratto, ma Miguel Oliveira. I nomi su cui Pavesio e Campinoti starebbero lavorando sono quelli di Enea Bastianini (che è stato vicinissimo a Yamaha già lo scorso anno) su tutti e Toprak Razgatlioglu (è più una suggestione), ovviamente con il sogno Pedro Acosta e una porta aperta anche a Tony Arbolino. Il turco è un’ipotesi e i rapporti rotti anni fa sono ripresi proprio con l’avvicendamento tra Jarvis e Pavesio, con Yamaha che starebbe valutando di mettersi Toprak nel box sorpassando a destra la Honda (che però è ancora in vantaggio).

Honda sogna Pedro Acosta, stuzzica Toprak e non sta a guardare
L’altro grande marchio giapponese della MotoGP, infatti, ha già avanzato una offerta al manager di Razgatlioglu con una proposta a metà tra Superbike e MotoGP. Un anno sulla Honda nel mondiale delle derivate di serie, con qualche wild card e, soprattutto, con test già dal 2026 con il motore da 850cc dell’anno successivo, per poi esordire in MotoGP dal 2027 quando anche i prototipi saranno gommati Pirelli. Per quanto riguarda il 2026 di Honda nel Motomondiale, invece, già detto del “sogno Pedro Acosta”, le trattative riguardano, al momento, solo movimenti interni, con l’ipotesi di portare Zarco nel box della squadra ufficiale. Chi rischia, eventualmente, è Luca Marini, ma non sarebbe del tutto da escludere la possibilità di una conferma in Honda su sponda LCR, sempre con trattamento da ufficiale. Sempre per quanto riguarda Honda, da capire anche la posizione di Somkiat Chantra, che però risponde a dinamiche che devono tenere conto anche di sponsor e questioni non strettamente sportive.

Aprilia “a posto così” (o quasi), mentre Ducati ha un’idea “matta” per Bulega
Per quanto riguarda le due italiane, lo scenario 2026 dovrebbe restare più o meno lo stesso di questa stagione. In particolare in Aprilia non ci sono dubbi su Jorge Martin, Marco Bezzecchi e Ai Ogura, mentre a scottare e neanche poco (come già accennato) è la sella di Raul Fernandez. Davide Brivio, dall’alto della sua esperienza, ha la capacità di persuasione e il blasone per stuzzicare lo spirito di qualche top rider verso il team americano Trackhouse, ma al momento nessuno ha fretta. Si parla con insistenza di qualche contatto con Rins, ma piace anche Bastianini e, soprattutto, piace Joan Mir (che però non vorrebbe prendere in considerazione l’ipotesi di una squadra privata). Anche in Ducati la line up è, almeno dal punto di vista dei contratti, praticamente già formata, con l’unica incognita su Franco Morbidelli già ampiamente chiarita da Alessio Salucci, Uccio. Potrebbero esserci colpi di scena clamorosi, con un addio anticipato di qualcuno (ma siamo alla totale fantascienza al momento) e Ducati si sta muovendo, semmai, in ottica 2027. Come? Mettendo la MotoGP sul piatto dell’offerta di rinnovo avanzata a Nicolò Bulega per la Superbike, con Ducati che avrebbe proposto all’italiano un altro anno con la Panigale del team Aruba e un serio e strutturato programma di test con il prototipo della MotoGP del 2027. Sarebbe il modo per scongiurare che Bulega prenda in considerazione i corteggiamenti di BMW, ma anche per garantirsi un pilota che conosce già molto bene le performance degli pneumatici Pirelli e che sta dimostrando di non essere secondo a nessuno in termini di talento.
