Una radio di Merate, Brianza, protagonista alla 24 Ore di Dubai. Fa un certo effetto sentirlo nello stesso mese in cui il Canale di Suez è paralizzato e le navi portacontainer, per approdare in Asia dall’Europa, sono costrette a circumnavigare l’Africa. A spaventare sono le milizie armate degli Houthi, gruppo yemenita che supporta la Palestina e minaccia con attacchi missilistici chiunque tenti di aiutare Israele nel Mar Rosso. Tra dicembre 2023 e gennaio 2024, il 12% del commercio globale ha subito ritardi nei trasporti di oltre dieci giorni. Ripercussioni a catena in qualsiasi ambito, anche nello sport. A Santo Stefano è stato annunciato che la 24 Ore di Dubai, inizialmente programmata per metà gennaio, sarebbe stata posticipata di due settimane così da avere – in sicurezza e per tempo – macchine e pezzi di ricambio nel paddock emiratino. “Avevo paura di arrivare a Dubai e trovare un posto vuoto, anche vista la coincidenza che si era creata con la 24 Ore di Daytona. Invece questo non si è verificato, è stata la migliore delle tre edizioni della 24 Ore di Dubai a cui ho assistito” – racconta Christian Basini di Hey DJ Radio. Lui e Matteo Varallo, conduttori di “360 km/h On Air” per l’emittente brianzola, a Dubai ci sono andati lo stesso. Nonostante voli cancellati, stravolgimenti dell’ultimo minuto e dubbi su un weekend di gara che poteva essere pesantemente condizionato da eventi esterni.
Gli ascoltatori di “360 km/h On Air” crescono di settimana in settimana. Si collegano ogni giovedì, dalle 18 alle 19, sulle frequenze di Hey DJ Radio per lasciarsi cullare da storie di motorsport appassionate e approfondite. Chrisitan e Matteo vanno avanti da tre stagioni, tre anni durante i quali il pubblico si è raccolto attorno alle loro voci complementari, alla loro voglia di parlare di corse andando al di là della cronaca più spiccia. Sono partiti dallo studio di un’emittente locale e sono arrivati a raccontare in diretta una 24 Ore rinomata a livello mondiale. L’hanno fatto direttamente dai box di Porsche Ebimotors, la scuderia di Cermenate che, per la categoria GT3, ha vinto il trofeo “Medio Oriente” (una classifica speciale della 24H Series in cui si sommano i risultati ottenuti nelle Endurance del Kuwait, di Abu Dhabi e, infine, di Dubai). Niente male, per una radio che si definisce provinciale: “All’inizio per noi non è stato facile affermarci con determinate persone e acquisire la credibilità, dopo due stagioni la credibilità è arrivata e forse è frutto di aver dato prova di non essere dei ciarlatani. A Dubai ero stato nel 2018 come appassionato e sono tornato nell’edizione 2023 insieme a Matteo per raccontare la gara, ma non avevamo un team da seguire. Quest’anno a inizio dicembre Matteo è arrivato a casa mia e mi ha detto ‘troviamo il modo di andare ancora a Dubai’. Fortuna ha voluto che trovassimo una partnership con il Team Ebimotors, anche grazie alla nostra profonda amicizia con Riccardo ed Enrico Borghi (patron della scuderia lombarda, ndr), che ha subito accettato la nostra proposta commerciale. Noi siamo andati lì sia per la radio, per raccontare a 360 gradi la gara, sia per il Team Ebimotors, dandogli spazio sui social”.
La voce di Christian è calda e cadenzata, uno strumento che sembra amplificare una passione già smisurata per il motorsport. Mentre parla, mescolando l’esperienza della 24 Ore all’essenza del mestiere, svela di avere un punto di riferimento fisso: “Per me la numero uno in assoluto nel mondo delle corse è Claudia Peroni. Con lei ci sentiamo costantemente, mi corregge quando sbaglio. Ha vissuto oltre quarant’anni su tutte le pitlane del mondo, Formula 1 compresa. Abbiamo la fortuna di avere vicino persone come Claudia e persone che hanno fatto del motorsport una ragione di vita. Io non mi sento mai arrivato, può sembrare una frase fatta, però nel mio mestiere cerco di imparare qualcosa di nuovo ogni giorno. Cerco di farlo con una chiave diversa, che è quella del programma. Ovvero di raccontare l’evento, ma anche tutto quello che c’è dietro, andando a cogliere il lato umano, andando a scovare tutto quello che è il contorno ed il backstage delle gare”. Ne approfittiamo per chiedere subito a Christian un retroscena della 24 Ore di Dubai: “La moglie di Fabrizio Broggi mi ha veramente colpito (pilota del Team Ebimotors, ndr). A parte sostenere con un amore incredibile il marito, si è messa al 100% a disposizione del team. Tra uno stint e l’altro prendeva tuta e sottotuta dei piloti del team e faceva partire batterie di lavatrici. Poi stendeva, preparava da mangiare. Lei era veramente la mamma di tutti i piloti, di tutti i meccanici, di tutti i ragazzi del team. Ho visto davvero una persona con una marcia in più, alla fine anche lei ha fatto la sua 24 Ore”.
Infine domandiamo a Christian quale sia il segreto di “360 km/h On Air”, trasmissione che dallo studio di Merate è arrivata fino alla pitlane della 24 Ore di Dubai, mantenendo la propria identità: “Il segreto secondo me è il mio rapporto con Matteo, la nostra partnership. Prima di tutto siamo amici, da oltre quindici anni. Io in Matteo, mi emoziono a raccontarlo, ho trovato il fratello che non ho mai avuto. Abbiamo passato momenti alti e bassi, come succede tra amici e tra fratelli. È vero che non abbiamo lo stesso sangue, non abbiamo lo stesso cognome, eppure quando la gente mi chiede se ho un fratello rispondo ‘si ce l’ho, è Matteo’. Questo non avere maschere nella vita privata ci ha aiutato moltissimo sul lavoro. Insieme, oltre al programma in radio, abbiamo anche un’agenzia di comunicazione. Se dovessi fare il mio mestiere con un’altra persona a fianco non sarebbe la stessa cosa”.