Vent’anni di calma piatta, con investimenti misurati, i conti in verde e zero successi concreti, storici e a lungo termine. È questa l’eredità di Umberto Cairo al Torino? Lo insinuano in molti, tra cui Antonio Barilla su La Stampa. Dopo la debacle di ieri contro l’Inter (che segna 5 goal a una squadra senza cattiveria agonistica), come notano Dagospia e Il Napolista, il giornalista ricorda tutti questi mesi di proteste contro la dirigenza: “Sei il Toro, guai dimenticarlo. Invece questo gruppo squinternato si squaglia dopo pochi gorgheggi, consegna praterie e impacchetta regali, si lascia seppellire da cinque gol – vergognoso – consegnandosi alla velocità e alla fame dell’Inter. Fame, già. Quella che Chivu pretendeva per azzerare il rischio d’accostarsi svuotati alla stagione, dopo il triste finale dell’ultima e gli stracci volati in America. Lui le risposte le ha avute, nitide. Il Toro ne ha data una sola, tristissima, ai tifosi. La solita. Ha ricambiato una passione unica con delusione, rabbia e rimpianto. Diteci come si fa a non comprendere la contestazione verso Cairo”. Inutile girarci intorno, insomma, il problema riguarda la struttura stessa, non basteranno un nuovo acquisto o qualche mea culpa dell’allenatore. A fare la differenza, ora, sarebbe un miracolo, ma dopo due decenni difficile aspettarselo.

Certo è che inaugurare un campionato così, con cinque reti subite e zero fatte, non ti mette nelle condizioni giuste di avanzare. A meno che, come sostiene Marco Baroni su La Gazzetta dello sport, ora non ci si svegli davvero, per diventare più cattivi e incisivi in campo. In effetti l’analisi della Gazzetta è, a voler sintetizzare, questa. Tre pagine a onorare la vittoria dell’Inter per meriti notevoli e un’evoluzione degli ultimi anni evidente. Il Torino, dalla sua, non dimostra di tenerci davvero. Anzi, sarebbe “passivo”, scrive …, “come dimostra lo zero alla voce ammonizioni”. Insomma, si sono un po’ seduti. E poi freddati. E ora giocano a una velocità diversa dalle altre big della Serie A. Peccato, tuttavia, che sulla Gazzetta non si accenni minimamente alle proteste contro Cairo. E il vero tema si sposta su questo. Gazzetta e Corriere della sera, anch’esso parco nel criticare l’editore, fanno “sparire” la notizia che avrebbe dovuto fare da contrappunto alla disfatta granata.
