Nonostante il caldo di questi giorni, nell'aula bunker di San Vittore a Milano faceva freddo. L’impianto accusatorio, per quello che riguarda la curva Sud, è rimasto lo stesso. La sentenza della giudice Rossana Mongiardo ha smentito quanto sostenuto dall’avvocato Jacopo Cappetta nei giorni scorsi. E alla fine ha vinto il pm Paolo Storari: le sue richieste in primo grado sono state confermate. Cappetta, per ora, ha perso su tutta la linea. Dieci anni per Andrea Beretta, accusato dell’omicidio di Antonio Bellocco e di essere a capo di un’associazione a delinquere con l’aggravante del metodo mafioso. Per la famiglia di Totò è stato stabilito un risarcimento di 500mila euro. Stessa pena – dieci anni – anche per Luca Lucci, il re della curva Sud: su di lui pende l’accusa di essere il mandante del tentato omicidio di Enzo Anghinelli (l’esecutore è per la Procura Daniele Cataldo). Queste le sentenze per i capi delle due tifoserie di San Siro. Per la Nord ci sono stati alcuni sconti di pena: Renato Bosetti, per esempio, passa da cinque a quattro anni. Per Gianfranco Ferdico erano stati chiesti sei anni e otto mesi, mentre ora quattro anni e otto mesi. Confermati invece gli otto anni a Marco Ferdico. Poi ci sono Cristian Ferrario (condannato a sei anni), Pino Caminiti (cinque anni), Francesco Intagliata (cinque anni), Mauro Nepi (quattro anni e sei mesi), Matteo Norrito (quattro anni e otto mesi), Debora Turiello (due anni). Per tutti è stata prevista la libertà vigilata, con l’eccezione di Turiello – per lei la pena è sospesa.

Lato Milan le sentenze sono state: Daniele Cataldo (dieci anni), Fabiano Capuzzo (quattro anni), Luciano Romano (tre anni e quattro mesi) e Alessandro Sticco (cinque anni). Per Islam Hagag, invece, il giudice ha chiesto tre anni e quattro mesi. Erano tanti i tifosi del Milan che aspettavano, fuori dall’aula bunker di San Vittore, la sentenza del processo Doppia Curva. Gli indagati erano tutti i vecchi leader. I Banditi della Sud lo hanno detto chiaramente: “Se la curva Sud è quello che è oggi, è anche grazie a quei ragazzi”. Il giudice ha ribaltato le convinzioni espresse da Cappetta nel video uscito sulla pagina YouTube del gruppo. Nessuno sconto. Ora, però, ci saranno i ricorsi e gli altri gradi di giudizio da attendere.
