Vedi Valentino Rossi a Dubai e pensi che certi polli non finiscono, ma fanno giri immensi e poi ritornano: sono passati 25 anni da quando, nel 1998, il Dottore si è presentato per la prima volta davanti alle telecamere con la maglietta della Polleria Osvaldo. Più specificatamente era il 6 settembre, al GP di Imola, quando Rossi riuscì a vincere la seconda gara della stagione (a cui seguiranno senza interruzioni Barcellona, Australia e Argentina) e qualcuno gli alungò una maglietta con su scritto “Polleria Osvaldo - Tutti i polli conoscono Osvaldo”. Lui, che era già il personaggio che è stato per anni, alle telecamere raccontava di aver fatto un favore a un amico, un grande appassionato di corse con una polleria a Tavullia. E di gente che ha creduto alla storia, in quel paesino marchigiano, ne è passata tanta, Rai compresa.
La cosa andò avanti per un paio d’anni finché Rino Salucci, padre di Alessio ‘Uccio’ Salucci e presidente del fan club di Valentino, si decise a spiegare lo scherzo: “A Tavullia generalmente giochiamo partite di calcio tra scapoli e ammogliati”, ha raccontato in una vecchia intervista. “Un giorno ci venne l'idea di mettere sulle maglie uno sponsor, appunto la 'Polleria Osvaldo', che non esiste, è una nostra invenzione. Quando Rossi ha vinto sul circuito del Montemelò nel 1998, è salito sul podio indossando una di queste maglie. E vennero i giornalisti a Tavullia, cercando di trovare questa polleria! Uno della Rai lo portammo in un cortile, dicendogli però che avrebbe potuto vedere il negozio ad almeno cento metri di distanza: uno del fan club, da una finestra, cominciò a lanciare uova dicendo che avrebbe parlato solo con Rossi”.
A una distanza di nove titoli mondiali, una figlia da crescere e una carriera irripetibile alle spalle, Valentino Rossi ha cominciato davvero a correre sponsorizzato da una polleria. Che, stavolta, esiste ed è in ottima salute finanziaria, al punto da permettersi uno spazio sul grosso cofano della BMW M4 GT3 con cui il Doc correrà in questo 2023, traghettando il pesarese dalla Polleria Osvaldo di Tavullia al KFC del Kentucky. Chi altri potrebbe vantare una storia simile? A Tavullia, probabilmente, la notizia è stata accolta tra grasse risate e qualche lacrima di nostalgia.
Ad ogni modo Valentino Rossi ha sfoggiato la nuova macchina completa di sponsor alla 24 Ore di Dubai, primo vero contatto con la pista dopo i test di Barcellona a fine 2022. Il team resta il belga WRT ma il nuovo mezzo, a detta di Rossi “più grande e facile”, dovrebbe aiutarlo a fare la differenza nel campionato GTWCE che scatterà a marzo. Va detto che, contrariamente ad Audi, BMW con Rossi ha firmato un accordo diretto, il che permetterà a Valentino di prendere parte ad una lunga serie di eventi collaterali durante la stagione, a partire proprio dalle 24 Ore di Dubai che si disputerà questo weekend e continuando (così pare) con la 12 ore di Bathurst, in Australia, sul circuito Mount Panorama.