"Buongiorno ragazzi, sono le cinque e trentotto minuti, siamo sulla griglia della gara. Questa di fianco a me è la nostra BMW, la nostra bella, che è pronta. Qui c'è Maxime (Martin, ndr) che si cambia prima di partire. La gara partirà alle cinque e quaranticinque ora locale. Perché questo orario? Bella domanda, sinceramente non lo so, non lo abbiamo capito. Sulla griglia c'è tanta gente, un'atmosfera come se fosse un orario normale, e questo è molto bello. Le prime due ore saranno di notte, e noi siamo pronti. Seguiteci!" - così parlava Valentino Rossi in una storia Instagram pubblicata nel cuore della notte australiana, pochi istanti prima che scattasse la 12 Ore di Barthurst. Noi poi, sin dalla partenza di una gara rocambolesca e seducente per qualsiasi appassionato di motorsport, il Dottore l'abbiamo seguito. Così come hanno fatto Francesca Sofia Novello e Giulietta, da Tavullia. Perché è difficile resistere al fascino di un'endurance che comincia al buio, entra nel vivo quando sorge il sole e termina sotto la pioggia. A Mount Panorama poi, un saliscendi tecnico, old style, con le macchine che sfiorano i muretti mentre scavallano le colline.
E allora ecco la cronaca della 12 Ore australiana, primo appuntamento automobilistico del 2024 di Valentino: la BMW M4 numero 46 di Rossi, Marciello e Martin (Team WRT) scatta dall'ottava casella. Nel primo stint il pilota belga riesce a recuperare un paio di posizioni. Il Team di Vincent Vosse poi è abile nei pit stop e nel cambio pilota, con Marciello e Rossi che - durante l'alba australiana - si ritrovano in seconda posizione. La gara è avvincente, in testa il pacchetto di mischia è compatto, tra la prima e la quinta macchina - complici diverse safety car - non ci sono nemmeno quattro secondi. È questa la fase migliore della 12 Ore di Vale, che gira senza fatica coi tempi dei primi, nel gruppo dei primi. Più tardi, a sei ore dalla bandiera a scacchi, il momento clou: il cielo sopra Bathurst si fa minaccioso, cadono le prime gocce di pioggia e l'asfalto di Mount Panorama diventa scivoloso. Rossi perde il retrotreno della BMW nell'ultimo settore della pista, la correzione lo costringe ad una breve escursione nell'erba. Una piccola sbavatura, l'unica, che costa la seconda piazza al Team WRT. Poco sarebbe cambiato, perché poi su Bathurst si abbatte un vero e proprio acquazzone, la gara è completamente bagnata e in pista - tra safety car e incidenti - la confusiose è totale. Nel valzer dei pit stop delle ultime quattro ore la BMW numero 46, che assaporava il terzo gradino del podio, si ritrova in undicesima piazza. Sfruttando le gomme slick sull'asfalto che va asciugandosi, negli ultimi novanta minuti, Martin e Marciello riescono a rimontare fino alla quinta posizione, dove la BMW M4 numero 46 del Team WRT taglia il traguardo.
Valentino, autore di un'ottima prestazione, torna dall'Australia con un anno in più (45, festeggiati lo scorso venerdì), ed il fatidico bicchiere mezzo pieno. A parte quella piccola sbavatura a metà gara e al netto del dispiacere di aver guidato "solo" per due ore (con la pista bagnata nel Team WRT si è deciso di affidare la BMW a Martin e Marciello, che a differenza di Rossi avevano già avuto esperienza con una Bathurst bagnata), il Dottore ha fatto segnare tempi da top driver, ha guidato in mezzo ai big dell'International GT Challenge ed è decisamente migliorato rispetto alla passata edizione della 12 Ore australiana. "Peccato per la pioggia - ha commentato Vale al termine della gara - soprattutto per i fans che hanno preso un sacco d'acqua, ma anche per noi. Infatti non ho potuto fare il mio terzo stint sul bagnato, abbiamo preferito che Lello (Marciello, ndr) e Maxime (Martin, ndr) continuassero a guidare. Anche per il nostro potenziale è stato un peccato, perché sull'asciutto potevamo lottare per la vittoria. In ogni caso mi sono divertito molto, ho migliorato molto il mio passo rispetto all'anno scorso e ho potuto lottare con i migliori. Cosa dirò di Bathurst ai miei amici quando tornerò in Italia? È un tracciato molto famoso in Europa, soprattutto perché ci si gioca tanto al simulatore. È stato un gran weekend, con tantissima gente e una grande atmosfera, e poi la pista è fantastica".