Il sogno di ogni pilota è diventato realtà per Valentino Rossi, che a Le Mans è arrivato con tante ambizioni dopo una prima parte di stagione del WEC estremamente positiva. Un team concreto, una vettura competitiva, due compagni di squadra che hanno finora dimostrato di saper lavorare bene insieme. La prima esperienza di Valentino Rossi a Le Mans però non è andata come sperato: dopo una sessione di qualifica un po’ in salita, che non gli ha permesso di accedere all’Hyperpole, la vettura n. 46 è uscita di pista durante la notte sul circuito de La Sarthe perdendo ogni chance di tagliare il traguardo. Le prime ore della 24h più importante del mondo dei motori sono state davvero complicate, con l’asfalto spesso scivoloso per i repentini cambi di meteo, che hanno visto sia pioggia che sole in un lasso di tempo davvero minimo.
Ahmad Al Harthy e Maxime Martin si sono alternati al volante e sono riusciti a rimontare fino alle prime posizioni della classe GT3, impegnati come non mai nella gestione dei doppiaggi tra Hypercar e LMP2 in arrivo a piena velocità alle proprie spalle, per lasciare il volante al pluricampione di MotoGP davanti a tutti. Lo stint di Valentino è iniziato alle 19:46, non a caso forse per lui che in due anni è riuscito a sfiorare il tetto del mondo dell’endurance con un dito, ed è durato circa tre ore, tutte senza grandi problemi. Una volta reso il volante ad Ahmad Al Harthy sono iniziati i problemi: il pilota originario dell’Oman ha perso il controllo della BMW M4 GT3 alla curva Dunlop umida mentre montava gomme slick.
Un incidente per fortuna non troppo violento, attutito dal muro di pneumatici, che però ha messo un punto anticipato alla corsa al successo di Valentino, che finora aveva dimostrato di avere un gran passo sia al volante della M4, sia per i ritmi che il mondo endurance richiede. Ce lo aveva detto a Imola quanto aspettava questa prima 24h di Le Mans, la gara più ambita da tutti i piloti, e il ritiro ha lasciato lui e la squadra molto amareggiati. Il circuito de La Sarthe però è uno di quelli che non perdona e, soprattutto con queste condizioni - che poi hanno portato la gara a proseguire con la Safety car per tantissime ore - era quasi semplice sbagliare. La prossima gara per il Dottore sarà un’altra 24h, quella di Spa Francorchamps a fine giugno: c’è ancora tanto da raccontare.