“Se non freni trenta metri prima prendi quello davanti”. “Eh sì, come al WDW”. L’osservazione è di Nicolò Bulega, pochi secondi dopo aver lasciato l’asfalto di Valencia, e la risposta è di Marc Marquez che l’ha buttata a ridere tirando in ballo il WDW dello scorso anno a Misano, quando il 93 ha letteralmente steso il pilota italiano all’ultima curva della gara con le Panigale. Risata. Altra stretta di mano. Sipario. E’ solo uno degli episodi, sicuramente quello che racconta più di tutti come sono fatti i piloti, dell’ultima puntata di Inside, il documentario pubblicato dopo ogni fine settimana di gara da Ducati anche in questo 2025. Momenti dentro tre giorni di lavoro, anzi, gli ultimi tre giorni di lavoro. Ma che raccontano tanto di un team che ha vinto di tutto e su cui, però, s’è anche detto di tutto. Compreso che c’è un pilota esaltato e un altro abbandonato e che si soffrirebbero anche da matti l’uno con l’altro.
Invece no, non è così. E’ vero, piuttosto, che uno ha toccato le stelle, Marc Marquez, e l’altro ha vissuto la sua stagione più tremenda, Pecco Bagnaia, ma sono loro stessi i primi a ammetterselo. “Io l’anno prossimo avrò più pressione” – provoca Marc. “Io peggio di così non potrei fare” – replica Bagnaia. Sono modi di sfidarsi. Sono atteggiamenti da piloti. Ma sono pure la prova che no, lì dentro, nel box del Team Lenovo, nessuno odia nessuno. Anche se inevitabilmente è impattante fare i conti con il clima che si respira da una parte o dall’altra senza fare i conti con la grande legge dello sport: saranno sempre i risultati a determinare l’umore dei grandi sportivi.
Ecco perché l’ultimo Inside sembra raccontare un Bagnaia che sta sempre lì a parlare dei suoi guai (tranne la brevissima parentesi in cui gli tocca apprendere che sua moglie Domizia si opporrebbe in ogni modo se un futuro Bagnaia Junior volesse correre con le moto) arrivando pure a “pressare” Gigi Dall’Igna mentre sta consumando velocemente un pasto. E ecco perché l’ultimo Inside sembra raccontare anche di un Marc Marquez che ok il giocare e lo scherzare con chiunque, ma solo aver fatto una confidenza proprio a quelli del suo box: “ho chiesto ai medici se davvero non avessi potuto provare a fare i test. Mi hanno detto di sì a condizione di non cadere, ma come fai a garantire di non cadere?”.
Il campione del mondo ha anche raccontato di aver perso ulteriormente peso dopo l’infortunio (3 kg) e di aver provato a sfruttare la scusa del braccio, senza riuscirci, per evitare lo shopping con la fidanzata Gemma. “Ho portato la spesa con l’altra mano – ha scherzato ancora – La vite piegata nella mia spalla? C’è ancora, ma non crea problemi. Vedremo quando avrò 50 anni, magar la tecnologia nel frattempo”. Meglio, piuttosto, pensare al presente e alla grande festa che Marc Marquez e il suo fan club stanno preparando per sabato 22 febbraio. “Sì, sì, sì, sì, sarà una festa pazzesca in Rua – racconta - Prima ci sarà uno spettacolo, poi il cibo e poi la festa vera e propria: è tutto organizzato".