Ha voluto la Ducati andando anche contro la sua stessa storia, mandando un solo chiarissimo messaggio: vincere è tutto quello che conta. Sì, Marc Marquez l’ha sempre detto e s’è anche sempre comportato di conseguenza, dimostrando che neanche il mare di soldi che guadagnava con la Honda e con gli sponsor che ha potuto avere (e meritare) in questi anni sarebbe mai stato abbastanza rispetto alla possibilità di giocarsi ancora un titolo mondiale. Ha chiuso con Honda quando aveva ancora una decina di milioni di Euro da incassare, è andato in un team satellite Ducati praticamente “accontentandosi” degli introiti che potevano garantirgli solo i suoi sponsor personali e, adesso, ha scelto di dire addio pure a quelli. In primis a quella Red Bull che lo ha accompagnato per tutta la sua carriera, che lo ha assistito e persino curato nel momento più brutto, quello in cui sembrava che tutto fosse finito.
Niente che Marc Marquez rinneghi, sia inteso, ma rispetto al verbo “vincere” anche il dovere di “essere riconoscenti” passa totalmente in secondo piano. Marc Marquez è così. E’ la sua bellezza. E è, probabilmente, anche ciò che basterebbe a spiegare tante scelte o azioni del suo passato. Riflessioni e divagazioni a parte, però, la notizia è una: con la fine dell’anno finirà anche la lunghissima storia tra lui e Red Bull. Noi di MOW l’avevamo anticipato in tempi non sospetti, spiegando che vestire i colori della Ducati ufficiale avrebbe significato per l’otto volte campione del mondo anche dire addio ai “sostegni di una vita” e adesso quel giorno è arrivato veramente. A annunciarlo è stato lo stesso Marc Marquez, ospite della TV tedesca Servus insieme a Max Verstappen.
“Questo è l'ultimo appuntamento insieme – ha dichiarato facendo riferimento, appunto, al fatto che quell’ospitata televisiva fosse l’ultima uscita nel segno di Red Bull - Ducati ha uno sponsor diverso, quindi non possiamo continuare insieme. Per rispetto verso la Red Bull non avrò uno sponsor personale. Vorrei ringraziare tutta la famiglia Red Bull e spero che rimarremo amici”. Eccola la riconoscenza, solo che è coniugata alla Marc Marquez. Che, poi, è come la coniugherebbe qualunque pilota tra quelli che non ci penserebbero un secondo a cosa scegliere tra il vincere e l’arricchirsi ulteriormente.
Sì, ok, adesso come sempre quando c’è di mezzo Marc Marquez assisteremo alla solita spaccatura tra quelli che diranno che ha fatto bene a salutare Red Bull e quelli che, invece, si affretteranno a dire che Marquez è uno pronto pure a sputare sul piatto su cui ha mangiato. Ma, al netto del tifo e delle posizioni strumentali, il dato di fatto è uno solo: vincere non è solo una voglia e a volte è un impulso impossibile da frenare. La stessa Red Bull, probabilmente, lo sa sin dal giorno zero in cui ha incrociato la sua strada con quella di Marc Marquez e c’è da scommetterci che nessuno ci sarà rimasto male.