Il WEC ha messo il punto alla stagione 2023 lo scorso fine settimana in Bahrain con una gara di otto ore di fuoco che hanno visto assegnarsi tutti i titoli rimasti negli ultimi cinque minuti e un paddock già pronto a guardare verso la direzione 2024. Infatti il mondiale endurance si prepara ad accogliere marchi importanti nella classe regina, quali BMW, Lamborghini, Alpine e Isotta Fraschini, e a salutare circuiti e vetture che ne hanno scritto la storia, sempre però con tanta fame e voglia di rivalsa. Si tratta di un campionato che ha avuto una crescita esponenziale negli ultimi tre anni grazie proprio alle scelte prese dalla FIA e da ACO per trovare una combinazione funzionale e attraente per tutti i brand e i piloti del panorama ruote coperte. C’è quindi tantissima curiosità di scoprire quello che è il WEC nella sua forma più pura e chi, tra i tanti, ha voluto farlo mettendosi direttamente al volante è stato Valentino Rossi, ormai agli albori della sua terza stagione sulle quattro ruote e che ha dimostrato, soprattutto nell’ultimo anno, di essere qui per rimanere e non solo per divertirsi.
Al volante dell’Audi del Team WRT, uno dei più vincenti e valorosi sulle ruote coperte, poi diventata BMW a seguito del nuovo contratto strinto dal team belga con la casa bavarese per assicurarsi la gestione di una Hypercar a partire dal 2024, Valentino è cresciuto al volante, tra errori e soddisfazioni, per arrivare anche a vincere a Misano nel round Sprint del GT World Challenge, il campionato che gli ha fatto da casa dal momento del debutto. Dopo una stagione coi fiocchi, conclusa circa un mese fa, per il pluricampione motociclistico era arrivato il momento di pensare alle sue prossime mosse per il prossimo anno, forse cruciale per i piloti delle ruote coperte che si trovano davanti alla chance di salire a bordo di un prototipo della classe regina con la speranza di soffiare via il titolo a Toyota nel mondiale.
Così è arrivata l’opportunità dei rookie tests, ovvero una giornata di prove libere che il campionato permette di fare ad alcune squadre il giorno dopo la conclusione del campionato. Tra atleti scelti dalla commissione della FIA e piloti portati in pista direttamente dai team, sono scesi in pista da Robert Shwartzman, talento Ferrari e più veloce della giornata con le Hypercar, a Lorenzo Patrese in GTE, figlio dell’ex pilota di Formula 1 Riccardo, a Lilou Wadoux, la prima donna a vincere una gara del WEC nonché anche la prima ad essere pilota Ferrari ufficiale, sempre al volante della 499P. Insieme a loro, e ad altri tantissimi che hanno avuto questa grande opportunità, Valentino Rossi si è fatto notare grazie al suo 46 scritto enorme sulle pance della LMP2 Oreca gestita dal Team WRT, girando tantissimo per adattarsi a una vettura diversa da quello a cui si è abituato in questi anni, alternandosi al volante con uno dei suoi compagni di squadra abituali Charles Weerts.
Con un miglior giro di 1'55"118, Valentino si è divertito su una delle vetture più apprezzate dai piloti che hanno solcato il panorama endurance e che gli ha dato il giusto spazio per imparare a muovere i primi passi nell’endurance. Ma quindi, il prossimo anno Valentino correrà nel WEC? Di certo ancora non c’è niente, con il mercato piloti che di solito si accende a inizio Gennaio per il mondiale endurance, ma dalla chiacchierata che abbiamo fatto con il diretto interessato a Barcellona ci ono buone possibilità che almeno un sedile al volante della BMW M4 GT3 EVO, che la casa bavarese metterà in griglia della classe GT3, sia assicurato, mentre per la questone Hypercar c’è ancora da aspettare. Il Team WRT ha infatti molti piloti che la stanno sviluppando e preparando per il suo debutto nel WEC ed essendo Valentino Rossi di fatto un rookie sarà molto difficile vederlo immediatamente nella classe regina.
Il WEC si prepara quindi ad accogliere insieme alle sue mille novità anche un altro pluricampione del mondo, anche se sulle due ruote, nel suo paddock, rendendo la sfida del 2024 ancora più interessante. L’addio alla classe LMP2 favorisce ancora più disponibilità di iscrizioni per le Hypercar mentre l’apertura alle vetture GT3, visto l’abbandono e il grande saluto alle GTE, promette davvero tanta azione in pista. Valentino Rossi ha mosso i primi passi verso quella che forse sarà una delle sfide più importanti della sua carriera.