Jannik Sinner e Novak Djokovic sono entrambi ai quarti di finale di Wimbledon, ma il percorso verso l’attesa semifinale che potrebbe vederli uno contro l’altro è tutt’altro che lineare. E se il serbo continua il suo percorso con l’efficienza di un marziano, è l’azzurro a lasciare le maggiori incognite, sia sul piano fisico che su quello tecnico. Contro Grigor Dimitrov, Sinner ha rischiato grosso. Il bulgaro era avanti di due set e in totale controllo quando è stato costretto al ritiro per un infortunio al pettorale. Ma nel mezzo c’è anche un incidente che ha coinvolto lo stesso Sinner: un problema al braccio destro: “È successo molto presto, nel primo game”, ha raccontato Sinner in conferenza stampa. “Ho rivisto un po’ i video e non sembrava nulla di grave, ma l’ho sentita parecchio. Soprattutto sul servizio e sul dritto, lo sentivo eccome”. Durante il match ha richiesto l’intervento del fisioterapista per un trattamento al gomito destro. Al momento non si sa se si tratti di un semplice trauma o qualcosa di più serio, ma Sinner ha confermato che sarà necessario fare accertamenti: “Faremo una risonanza magnetica per vedere se c’è qualcosa di grave. E poi cercheremo di aggiustare la situazione”.

Una gestione complicata anche dalla recente rivoluzione nel suo team: a Wimbledon, Sinner è senza il fisioterapista Ulises Badio e il preparatore Marco Panichi, usciti dallo staff nelle scorse settimane. “Sì, ma qui ci sono comunque buoni fisioterapisti dell’Atp, e anche il medico è bravo. Confido che sapranno aiutarmi a rimettermi in forma per i prossimi match”. Oltre al dolore fisico, però, c’è stato anche un rendimento molto al di sotto degli standard. Fino al ritiro di Dimitrov, Sinner è apparso contratto, lento, poco reattivo e spesso in difficoltà negli scambi. E lo ha riconosciuto lui stesso, rendendo merito all’avversario: “Ha servito in modo incredibile. Molto preciso, molto veloce. Ha cambiato il gioco in modo significativo. C’era un po’ di vento e lo ha sfruttato al meglio. Si vedeva che aveva preparato il match con attenzione e lo stava eseguendo ancora meglio”. Il ritiro del bulgaro è stato un colpo di scena, ma non cancella le difficoltà mostrate da Sinner. “È un peccato per lui”, ha detto Jannik. “Gli auguro una pronta guarigione. Stava giocando benissimo. Penso stesse davvero mostrando il suo potenziale”. Ora, però, l’attenzione è tutta sul gomito di Jannik. Le prossime ore saranno decisive per capire se potrà reggere fisicamente ai quarti di finale.