Sembrava Sinner ad avere dei problemi al gomito, eppure a ritirarsi è stato Dimitrov, l’avversario che lo stava schiacciando per due set a zero. Jannik era irriconoscibile, un tennis non certamente alla sua altezza. Un tennis non certamente all'altezza di uno Slam come Wimbledon. Ma proprio nel momento in cui il nostro numero uno al mondo era con le spalle al muro, ecco che arriva l'infortunio di Dimitrov che finisce con le lacrime il match di ottavi, costretto al ritiro, in lacrime, per un problema fisico dopo un servizio. “Non so cosa dire è un giocatore incredibile e lo ha dimostrato oggi. Lui è un mio buon amico, ci conosciamo bene e vederlo così mi è dispiaciuto. Gli auguro di recuperare il più in fretta possibile, non mi sento per nulla un vincitore. Lui ha sempre avuto questo genere di infortuni durante gli Slam, sono terribili, e sappiamo quanto lui ci tenga, è uno dei giocatori più bravi, ma non è questo il finale che ci aspettavamo”, sono queste le parole di Jannik Sinner, che, prima di rientrare in capo per l’intervista, ha voluto accompagnare Dimitrov negli spogliatoi.

È stata una partita decisamente brutta per l'azzurro, che ora ai quarti di finale ritrova Shelton ma in queste condizioni non sappiamo che tipo di partita giocherà. Nonostante fossero in molti annegare il blackout mentale evidentissimo nell'altoatesino anche prima di questa gara (e forse in molti dovrebbero stare attenti quando emettono sentenze), forse non ci rendiamo conto del fatto che ora lui sia estremamente in bilico. Può risalire la china e capire che sta rischiando di perdersi per una serie di risultati negativi ma ottime prestazioni. Ma c'è anche il rischio che si minimizzi e non si analizzi a fondo la radice di questo cambiamento: non è solo il numero delle prime palle che è bassissimo, non è solo la lentezza nelle risposte, è un cambio di gioco che per il 90% parte dalla sua mente. Perché da lì che sono comandate le gambe. Ecco, lui deve fare i conti con ciò che è stato e riuscire a trovare la forza per dimostrare al mondo come ha fatto a diventare un recordman a soli 24 anni eguagliando leggende del tennis mondiale.