Sei quinto all’ultimo giro, dopo aver lottato come un leone con quelli più veloci e stai per portare a casa il miglior risultato di stagione. Solo che finisce la benzina alla penultima curva e alla fine chiudi settimo, di slancio e moto spenta. Chiunque si sarebbe arrabbiato di brutto, prendendo a capocciate tutto quello che gli si sarebbe parato davanti. Poi c’è Fabio Quartararo che, invece, non è mai stato più contento. E’ esattamente quello che è successo a Misano, nel GP dell’Emilia Romagna, con il francese che nel media scrum appare sì deluso e amareggiato, ma pure gasatissimo per le sensazioni che ha provato in pista. “Non mi capita spesso di poter lottare con gli altri e qui a Misano, invece, abbiamo fatto una bella bagarre, anche se era solo per il quarto posto” – ha raccontato.
A Misano il francese guidava l’unica Yamaha in pista, visto l’ennesimo forfait di Alex Rins, e il feeling con la M1 è apparso migliore sin dalla giornata di venerdì. “E’ vero – aveva detto – che stiamo andando meglio del solito, ma è vero pure che qui abbiamo fatto dei test privati, poi ci abbiamo corso un gran premio e abbiamo fatto gli altri test, quindi è chiaro che abbiamo più dati a disposizione e che non è su Misano possiamo basarci per capire se e quanto siamo migliorati”. Parole, le sue, ritoccate in chiave ottimistica dopo la gara lunga della domenica, con Quartararo che, senza rimangiarsi nulla, ha confermato di essersi trovato tra le mani una moto molto più vicina a quella dei suoi sogni, anche se la strada da fare è ancora lunga.
Sarà l’Indonesia, giusto per ricorrere alla solita frase fatta, la prova del nove. Ma l’impressione è che il nuovo motore portato da Yamaha proprio ai test di Misano di tre settimane fa, insieme agli accorgimenti aerodinamici che hanno reso la M1 anche esteticamente un’altra moto rispetto a quella di inizio stagione stanno dando i primi risultati. E per il 2025, come ha ammesso Lin Jarvis, c’è l’idea di provarci con il V4 che in Yamaha stanno studiando al banco di prova ormai da tempo e che dovrebbe garantire maggiore potenza e velocità di punta. Sull’immediato, però, l’obiettivo è un altro e è esattamente quello di capire quanto i riscontri avuti da Misano, al di là della sfortuna della benzina finita sul più bello, saranno confermati su altri circuiti.
“E’ vero che a Misano abbiamo chiuso a 21 secondi dal primo e che un gap così è significativo al di là dell’episodio del carburante – ha spiegato Quartararo - Già alla penultima curva non avevo più benzina e sicuramente abbiamo perso secondi, oltre che posizioni. Io ho cercato di fare tutto il possibile, ma sono comunque super contento di come è andata la gara. Questo è di gran lunga uno dei migliori GP di quest’anno: ora vedremo che tipo di risultati potremo ottenere nelle gare fuori Europa. Se faremo un weekend simile in Indonesia, penso che allora potremo parlare di un grande passo avanti per noi. Intanto posso dire che ultimamente, quando guido, mi sento molto meglio. Penso che possiamo essere molto contenti del lavoro che abbiamo fatto nelle ultime settimane”.