Dopo il rinvio a giudizio per falso in bilancio a Catania gira una domanda: “Ma quindi Manlio Messina diventa il nuovo ministro del Turismo?”. Perché se è vero, come in molti scrivono, che Ignazio La Russa sta “blindando” la sua antica amica Daniela Santanchè è anche vero che Manlio Messina, FdI, al momento vicecapogruppo alla Camera, catanese come La Russa, al quale lo lega tutta la storia politica, è stato per tre anni assessore al Turismo alla Regione Siciliana, con qualche magagna dovuta a una gitarella da qualche milione di euro a Cannes per esporre delle foto in stile Dolce&Quell’altro, roba tipo cinema di Bolognini e Vitaliano Brancati, ma tutto sommato l’assessore dell’esplosione turistica del Sud-Est siciliano, motivo per cui da quelle parti è praticamente venerato. La questione ministero del Turismo, insomma, è tutta una roba catanese. Manlio Messina il curriculum e l’esperienza ce l’ha. E poi, fanno notare maliziosamente in città, riferendosi a una notizia, o meglio a una bufala, data da Fabrizio Corona - Manlio Messina in love con Giorgia Meloni, bufala per la quale Manlio Messina ha querelato l’altrettanto catanese Fabrizio Corona - Manlio è soprannominato “bellicapelli”, e in effetti (Manlio non mi querelare perché è vero) a ciuffo, Andrea Giambruno, a Manlio, gliela può annacare.
Tra la Venere influencer e il rinvio a giudizio della Santanchè, nella Sicilia orientale, sono in tanti a tifare per Manlio Messina, ed essendo la zona il serbatoio elettorale di Ignazio La Russa, sembra difficile che il presidente del Senato non sia costretto a farsi due conti. Anche perché, da queste parti, in tanti ricordano ancora l’incursione “turistica” della Santanchè, quando nell’occasione di un compleanno di Ignazio La Russa, con annessa festa nella piazza del paese di Ragalna, la ministra presentò il plastico di un progetto di glamping sull’Etna (glamour camping), una cosa tipo tende animalier e divanoni vista eruzione, per la quale fu abbondantemente perculata: “Ma che vuole fare i safari chic sull’Etna? Glielo avete detto che ci sono solo conigli?”.
In tanti, da ieri, amici e nemici (politici, ca va sans dire) di Manlio mi telefonano per chiedermi se questo rumor abbia delle conferme, io rispondo: “È cosa fatta”. Mi diverto con poco. Ma è anche vero che il Messina in città è voluto molto bene e stimato in maniera trasversale anche da buona parte degli avversari politici. Inizia a fare attività politica da giovanissimo ed è stato organizzatore di feste in discoteca quando a Catania la discoteca era praticamente tutto. Ripeto: mi sembra difficile che Ignazio La Russa non debba farsi i conti con la sua Sicilia di riferimento che senza dubbio tifa per “bellicapelli”.