A Rete 4, l’appuntamento con Quarto Grado si trasforma, ancora una volta, in un’ora e mezza di sguardi incollati allo schermo, tensione a fior di pelle e quel mix ormai consolidato di giornalismo d’inchiesta e talk da salotto del crimine. Gianluigi Nuzzi e Alessandra Viero aprono le danze con il caso Paganelli, l’omicidio della 78enne di Rimini ancora avvolto nel mistero. Valeria Bartolucci, moglie di Louis Dassilva (l’uomo su cui si concentrano i sospetti da mesi), è tornata davanti agli inquirenti. Ma ha scelto il silenzio, trincerandosi dietro la facoltà di non rispondere ancora una volta. L’alibi fornito per difendere il marito? Per gli investigatori non è solido. Anzi, fa acqua da più parti. Intanto, in una precedente intervista a Quarto Grado, la Bartolucci aveva messo sul piatto un’accusa pesante: “Louis è stato incastrato da Manuela”, lasciando intendere che i nodi tra i condomini della palazzina di via del Ciclamino siano più intricati di quanto sembri.


Non finisce qui. Il programma torna anche sul caso di Liliana Resinovich. Una frattura alla vertebra, emersa dagli ultimi rilievi, insinua un nuovo sospetto: e se fosse stata causata da un’aggressione avvenuta il giorno stesso della sua scomparsa? Oppure, ipotesi che inquieta più degli altri, qualcuno ha cercato di ricomporre il corpo, maldestramente, dopo la morte? Gli esperti, come sempre, si dividono. In studio tornano le presenze fisse del crimine in TV: Carmen Pugliese, Luciano Garofano, Massimo Picozzi, Caterina Collovati, Carmelo Abbate, Grazia Longo, Umberto Brindani, Marco Oliva e Paolo Colonnello. La community dei quartograders segue, commenta, indaga da casa. Un’ossessione collettiva, quella per la verità. O almeno per un indizio in più.

