Torna l’appuntamento con Quarto Grado, il programma di Rete 4 che non molla mai la presa sui misteri neri d’Italia. In studio Gianluigi Nuzzi e Alessandra Viero, con la regia narrativa – sempre riconoscibile – di Siria Magri. Si parte dal caso del delitto di Garlasco: Chiara Poggi, uccisa nel 2007, e quella scena del crimine che ancora oggi viene smontata e analizzata come fosse ieri. Stavolta il focus sono i nuovi accertamenti scientifici: campioni rimasti dormienti per anni, finalmente riesaminati. E intanto una cosa sembra certa – o quasi: il DNA di Andrea Sempio, ultimo indagato nel filone parallelo, non sarebbe stato trovato su quei reperti. Il secondo blocco della puntata si riapre sul caso di Liliana Resinovich, la 63enne scomparsa a Trieste e ritrovata cadavere, legata e avvolta in sacchi neri.


Il giallo, mai davvero chiuso, ruota ora intorno a un dettaglio crudo e preciso: i coltelli sequestrati a Sebastiano Visintin, marito di Liliana, sono compatibili con il taglio del cordino che le stringeva il collo? Gli inquirenti li stanno analizzando proprio in questi giorni. Nessuna accusa, per ora, ma più passano le settimane, più il cerchio si stringe. O almeno così sembra. In studio, come sempre, il solito gruppo d’assalto: Carmen Pugliese, Luciano Garofano, Massimo Picozzi, Caterina Collovati, Carmelo Abbate, Grazia Longo, Umberto Brindani, Marco Oliva e Paolo Colonnello. Analisi tecniche, ipotesi, ricostruzioni. E poi c’è la vera colonna del programma: i quartograders, la community di fedelissimi che commenta ogni dettaglio in diretta sui social, venerdì dopo venerdì. Perché Quarto Grado è più di un talk: è una tribuna popolare dove il crimine incontra lo spettacolo, e viceversa. E finché ci saranno casi aperti, la puntata non finisce mai davvero.

