image/svg+xml
  • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
  • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • Girls
    • Orologi
    • Turismo
    • Social
    • Food
  • MotoGp
  • Tennis
  • Formula 1
  • Sport
    • Calcio
    • NFL
    • combattimento
  • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Garlasco
  • Cover Story
  • Attualità
    • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
  • Lifestyle
    • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • girls
    • Orologi
    • Turismo
    • social
    • Food
  • motogp
  • tennis
  • Formula 1
  • Sport
    • calcio
  • Culture
    • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Garlasco
  • Cover Story
  • Tech
  • Fashion
    • Fashion
    • Moda
    • Gear
    • Footwear
  • EVERGREEN
  • Topic
  • Journal
  • Media
Moto.it
Automoto.it
  • Chi siamo
  • Privacy

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159

  1. Home
  2. Attualità

Abbiamo analizzato il linguaggio del corpo di Kamala Harris e Donald Trump nel primo dibattito: la mimica facciale, il look, la comunicazione. Chi ha sconfitto l'altro nella corsa alle elezioni presidenziali Usa?

  • di Anna Vagli Anna Vagli

11 settembre 2024

Abbiamo analizzato il linguaggio del corpo di Kamala Harris e Donald Trump nel primo dibattito: la mimica facciale, il look, la comunicazione. Chi ha sconfitto l'altro nella corsa alle elezioni presidenziali Usa?
Nello scontro tra Kamala Harris e Donald Trump, il linguaggio non verbale, la mimica facciale e i colori degli abiti hanno evidenziato due visioni opposte del sogno americano: Harris, con espressioni decise e colori che comunicano trasparenza e determinazione, ha promosso un futuro inclusivo e progressista; Trump, con un abito blu, cravatta rossa e un’espressione più contenuta, ha sottolineato stabilità e valori conservatori. Entrambi hanno utilizzato strategie visive per rafforzare le loro posizioni politiche e attrarre diversi elettori.

di Anna Vagli Anna Vagli

Nel dibattito politico, il linguaggio non verbale e la comunicazione visiva sono strumenti potenti quanto i discorsi e le dichiarazioni. Ogni gesto, espressione e scelta di abbigliamento dei candidati presidenziali è studiato per trasmettere messaggi precisi agli elettori, influenzando le loro emozioni e percezioni. Nel confronto tra Kamala Harris e Donald Trump di ieri sera per la corsa alla Casa Bianca del 2024, entrambi hanno saputo utilizzare al meglio questi strumenti per rappresentare le proprie visioni politiche e i loro valori. La mimica facciale, le scelte cromatiche degli abiti e i temi affrontati — dall'economia ai diritti civili, passando per l'aborto - hanno rivelato due diverse interpretazioni del sogno americano e del tipo di leadership che intendono offrire... Kamala Harris ha saputo usare la sua mimica facciale per comunicare risolutezza e sicurezza. Consapevole del fatto che ogni sua espressione sarebbe stata scrutata da milioni di telespettatori, ha adottato un linguaggio del corpo mirato: sorrisi di dissenso, cenni di diniego con la testa e sguardi intensi rivolti direttamente a Trump. Queste espressioni erano studiate per farla apparire come una leader decisa, capace di rispondere agli attacchi senza cadere nell'aggressività. Quando il dibattito è passato su temi delicati, come l'aborto, Harris ha mantenuto il controllo delle proprie emozioni, evitando di mostrare segni di nervosismo o esitazione. Significativo è stato il momento in cui Harris ha scelto di rivolgersi a Trump utilizzando il "tu" anziché il "lei", accompagnato da un contatto visivo diretto. Pur non esistendo in inglese una distinzione formale tra "tu" e "lei", il modo in cui si sono rivolti l'uno all'altro ha comunque trasmesso differenti livelli di formalità.
Kamala Harris ha adottato un tono diretto e personale nei confronti di Trump, utilizzando un linguaggio semplice e incisivo, chiamandolo per nome ("Donald") e mantenendo un contatto visivo costante. Questo approccio ha creato un senso di confronto diretto, suggerendo una sfida aperta e riducendo la distanza tra loro, simile al "dare del tu" in italiano. Trump, invece, ha scelto di riferirsi a Harris in terza persona o utilizzando il suo titolo formale ("Vice President Harris"), mantenendo un atteggiamento distaccato e talvolta condiscendente. Questa strategia ha creato una distanza tra loro, trasmettendo un senso di superiorità ed esperienza, simile a un "dare del lei". Sebbene l'inglese non preveda la distinzione tra "tu" e "lei", il tono, il linguaggio del corpo, l'uso del nome o del titolo, e altre sfumature verbali e non verbali hanno chiaramente espresso i diversi approcci dei due candidati nel loro confronto. Questo gesto, particolarmente rilevante nel contesto della politica americana, ha segnato una chiara sfida, mirata a differenziarla sia da Trump sia dal presidente uscente Joe Biden. Con questo approccio, Harris ha cercato di posizionarsi come una nuova leader, pronta a difendere i diritti civili e a rappresentare il cambiamento generazionale, affrontando direttamente temi cruciali come il diritto all'aborto, i diritti delle donne e la giustizia sociale. Trump, al contrario, ha mantenuto una mimica più contenuta e distaccata, riferendosi spesso a Harris in terza persona, come se non fosse presente al suo stesso livello. Questa scelta è stata volta a comunicare la sua esperienza e la sua superiorità come politico navigato, ma in alcuni momenti, specialmente quando Harris ha dominato sui temi sociali e dei diritti, il suo volto ha tradito un'ombra di irritazione. Mentre Harris riusciva a definirlo come un rappresentante del passato, Trump faticava a mantenere l'espressione impassibile, mostrando una certa tensione quando i temi si spostavano su argomenti sensibili come l'aborto e le sue politiche controverse.

Donald Trump
Donald Trump ha mantenuto una mimica più contenuta e distaccata, riferendosi spesso a Harris in terza persona, come se non fosse presente al suo stesso livello
https://mowmag-store.myspreadshop.it/

La scelta dei colori degli abiti dei due candidati ha avuto un impatto significativo nella comunicazione visiva del dibattito. Kamala Harris ha optato per una giacca nera abbinata a una camicia bianca. Il nero è un colore che trasmette autorità, serietà e determinazione, suggerendo un'immagine di leadership forte e affidabile. La camicia bianca, invece, rappresenta purezza, trasparenza e onestà, qualità che Harris ha cercato di enfatizzare per presentarsi come una figura credibile e vicina alle preoccupazioni degli elettori, soprattutto su temi come i diritti delle donne e la giustizia sociale. Il bianco è spesso associato anche alla neutralità e alla pace, comunicando un messaggio di apertura e desiderio di dialogo su temi complessi e divisivi. Donald Trump, d'altro canto, ha scelto un classico abito blu con cravatta rossa, una combinazione che richiama immediatamente i colori del Partito Repubblicano. Il blu è il colore della stabilità, della fiducia e della continuità, caratteristiche che Trump vuole trasmettere come leader esperto, capace di navigare nelle acque turbolente della politica e dell'economia. La cravatta rossa, invece, è un potente simbolo di energia, forza e determinazione, spesso utilizzato per comunicare un atteggiamento diretto e combattivo. Questo look rinforza la sua immagine di difensore dei valori conservatori, mettendo l'accento sulla sua capacità di mantenere la sicurezza e l'ordine, soprattutto in un periodo di incertezze economiche e sociali.

Kamala Harris
Kamala Harris ha saputo usare la sua mimica facciale per comunicare risolutezza e sicurezza

Al di là dei gesti e dei colori, entrambi i candidati rappresentano due interpretazioni distinte del sogno americano. Donald Trump incarna la versione più tradizionale di questo sogno: l'imprenditore di successo, che con audacia e determinazione ha costruito un impero e raggiunto i vertici della politica. La sua narrazione è quella del self-made man che crede nella libertà economica e nell'autosufficienza, un'America dove, con sufficiente ambizione, chiunque può ottenere il successo. Questo sogno, tuttavia, è anche visto come limitato a coloro che già partono da una posizione di privilegio economico e sociale. Kamala Harris, invece, rappresenta una versione più inclusiva e contemporanea del sogno americano. Figlia di immigrati, ha superato molteplici barriere per diventare la prima donna e persona di colore a ricoprire il ruolo di vicepresidente degli Stati Uniti. La sua storia personale è quella di un'America che premia la diversità, l'impegno civico e la lotta per i diritti civili. Harris incarna l'idea di un Paese dove chiunque, indipendentemente dalle origini, possa raggiungere i più alti uffici dello Stato, un'America che punta sull'uguaglianza delle opportunità, sul progresso sociale e sulla giustizia.

Donald Trump e Kamala Harris
Il dibattito tra Kamala Harris e Donald Trump ha mostrato come, attraverso il linguaggio del corpo, i colori degli abiti e le loro storie personali, entrambi i candidati abbiano cercato di incarnare diverse interpretazioni del sogno americano

Il dibattito tra Kamala Harris e Donald Trump ha mostrato come, attraverso il linguaggio del corpo, i colori degli abiti e le loro storie personali, entrambi i candidati abbiano cercato di incarnare diverse interpretazioni del sogno americano. Harris ha usato la mimica facciale, i colori e i temi trattati per presentarsi come una nuova leader, rappresentante di un futuro più inclusivo e orientato al cambiamento. Trump, al contrario, ha puntato su una presenza più tradizionale, cercando di consolidare la sua immagine di leader forte, esperto e radicato nei valori conservatori. Queste diverse narrazioni, combinate con le loro rispettive strategie di comunicazione, evidenziano come entrambi i candidati stiano cercando non solo di conquistare la Casa Bianca, ma anche di ridefinire il significato del sogno americano per il futuro. Così, attraverso gesti, sguardi e colori, Harris e Trump hanno continuato a parlare a diversi segmenti dell'elettorato, cercando di ispirare e mobilitare il loro supporto in un'America sempre più complessa e diversificata.

https://mowmag.com/?nl=1

More

Ma perché “tutti” adorano Barack Obama? “Tra i presidenti peggiori della storia, religione farlocca. Ecco tutto quello che ha sbagliato”: Capezzone (Libero) distrugge il mito del “padrino” di Kamala Harris e Joe Biden

di Diana Mihaylova Diana Mihaylova

Premio Nobel preventivo

Ma perché “tutti” adorano Barack Obama? “Tra i presidenti peggiori della storia, religione farlocca. Ecco tutto quello che ha sbagliato”: Capezzone (Libero) distrugge il mito del “padrino” di Kamala Harris e Joe Biden

Kamala Harris batte Trump nei sondaggi e può diventare presidente? Abbiamo capito il perché leggendo la sua autobiografia: Doritos, erba, ma soprattutto una caratteristica potenzialmente vincente

di Jacopo Tona Jacopo Tona

fatti, non pugnette

Kamala Harris batte Trump nei sondaggi e può diventare presidente? Abbiamo capito il perché leggendo la sua autobiografia: Doritos, erba, ma soprattutto una caratteristica potenzialmente vincente

Ma cosa si sono detti Musk e Trump nella “conversazione” su X? Tra pannelli solari sopra le auto elettriche, la guerra atomica “non così spaventosa” e il “riscaldamento nucleare” peggio di quello globale…

di Domenico Agrizzi Domenico Agrizzi

The Conversation

Ma cosa si sono detti Musk e Trump nella “conversazione” su X? Tra pannelli solari sopra le auto elettriche, la guerra atomica “non così spaventosa” e il “riscaldamento nucleare” peggio di quello globale…

Tag

  • America
  • Attualità
  • Donald Trump
  • elezioni
  • Esteri
  • Kamala Harris
  • Politica
  • Psicologia
  • Stati Uniti
  • USA

Top Stories

  • Omicidio Chiara Poggi, LA BOMBA DI FABRIZIO CORONA: “Tutta la verità su Garlasco rischiando la mia libertà. Alberto innocente? Il messaggio di Paola Cappa ‘Abbiamo incastrato Stasi’ è solo clickbait?” Su Falsissimo i veri colpevoli del delitto…

    di Giulia Ciriaci

    Omicidio Chiara Poggi, LA BOMBA DI FABRIZIO CORONA: “Tutta la verità su Garlasco rischiando la mia libertà. Alberto innocente? Il messaggio di Paola Cappa ‘Abbiamo incastrato Stasi’ è solo clickbait?” Su Falsissimo i veri colpevoli del delitto…
  • Eurovision, le pagelle della finale: l'Austria vince con un'ambulanza accordata (3), l'infamata a Gabry Ponte (0), la minch*a tanta di Lucio Corsi (10), Hunziker boicottata (4), Armenia vincitrice ormonale (8)

    di Grazia Sambruna

    Eurovision, le pagelle della finale: l'Austria vince con un'ambulanza accordata (3), l'infamata a Gabry Ponte (0), la minch*a tanta di Lucio Corsi (10), Hunziker boicottata (4), Armenia vincitrice ormonale (8)
  • Le bombe di Antonio Mancini (Banda della Magliana) su Emanuela Orlandi: “Da Wojtyla a Carminati…”. E con Fedez e Marra a Pulp podcast su Pasolini e Romanzo criminale…

    di Jacopo Tona

    Le bombe di Antonio Mancini (Banda della Magliana) su Emanuela Orlandi: “Da Wojtyla a Carminati…”. E con Fedez e Marra a Pulp podcast su Pasolini e Romanzo criminale…
  • Ma davvero è possibile (e sano) non eiaculare mai, come (dice a Belve alla Fagnani) Raz Degan? E che cos’è il Brahmacarya? Vi spieghiamo cosa succede dal punto di vista fisico e mentale quando si tiene dentro “l'amore” (e l'energia sessuale e il resto)

    di Matteo Merigo

    Ma davvero è possibile (e sano) non eiaculare mai, come (dice a Belve alla Fagnani) Raz Degan? E che cos’è il Brahmacarya? Vi spieghiamo cosa succede dal punto di vista fisico e mentale quando si tiene dentro “l'amore” (e l'energia sessuale e il resto)
  • Elkann, la Grande Panda in Serbia non salverà Stellantis. Ecco perché la produzione è già in ritardo. E intanto i giornali di casa Agnelli come La Stampa...

    di Matteo Suanno

    Elkann, la Grande Panda in Serbia non salverà Stellantis. Ecco perché la produzione è già in ritardo. E intanto i giornali di casa Agnelli come La Stampa...
  • Ma avete visto l’anello pastorale di Papa Leone XIV (che si commuove indossandolo)? E sapete quanto costa? Ecco tutti i dettagli: “modello”, design, simbolo, significato dell’immagine e prezzo

    di Riccardo Canaletti

    Ma avete visto l’anello pastorale di Papa Leone XIV (che si commuove indossandolo)? E sapete quanto costa? Ecco tutti i dettagli: “modello”, design, simbolo, significato dell’immagine e prezzo

di Anna Vagli Anna Vagli

Se sei arrivato fin qui
seguici su

  • Facebook
  • Twitter
  • Instagram
  • Newsletter
  • Instagram
  • Se hai critiche suggerimenti lamentele da fare scrivi al direttore moreno.pisto@mowmag.com

Next

Studente rapinato a Milano da tre stranieri irregolari, Nuzzi: “Stazione centrale terra di nessuno. Sala parla del calo di omicidi? Esterrefatto dalle sue parole”. E sull'omicidio Bellocco da parte di Beretta e la ‘ndrangheta nella curva dell'Inter…

di Riccardo Canaletti

Studente rapinato a Milano da tre stranieri irregolari, Nuzzi: “Stazione centrale terra di nessuno. Sala parla del calo di omicidi? Esterrefatto dalle sue parole”. E sull'omicidio Bellocco da parte di Beretta e la ‘ndrangheta nella curva dell'Inter…
Next Next

Studente rapinato a Milano da tre stranieri irregolari, Nuzzi:...

  • Attualità
  • Lifestyle
  • Formula 1
  • MotoGP
  • Sport
  • Culture
  • Tech
  • Fashion

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159 - Reg. Trib. di Milano n.89 in data 20/04/2021

  • Privacy