Dopo Nicolò Casale e Stephan El Shaarawy che smentiscono, Fabrizio Corona ha pubblicato su Dillinger un video di una telefonata con una fonte che in video afferma che Massimiliano Allegri possa aver scommesso sulla serie B. E nei giorni scorsi aveva già rivelato i nomi di alcuni giovani giocatori coinvolti nel caso scommesse nel mondo del calcio. Il direttore di MOW, Moreno Pisto, ha seguito la storia in prima persona insieme a Corona e giovedì scorso era andato a sentire la fonte zero del caso che coinvolge Zaniolo, Tonali e Fagioli. Ma il problema sarebbe più vasto e sembra aver coinvolto non solo i giocatori. Nel video uscito alle 16 di oggi si vede chiaramente l'allenatore della Juve, Allegri, giocare al casinò, quindi nulla di illegale. Ma le parole del testimone sembrano suggerire ci fosse altro: “Ha dato 3mila al suo amico e ha detto 'Questa è la bolletta'. [...] La bolletta è la schedina”. Alla domanda se dal telefono scommettesse sulla serie B, il testimone risponde: “Sì, al mille per mille”. A giugno del 2021 il quotidiano La Verità aveva sollevato delle domande riguardo al coinvolgimento dell’allenatore della Juventus in scommesse, per via del tracciamento di alcune operazioni bancarie considerate sospette, a partire dall’immissione nel suo conto di 161 mila euro da parte della società maltese Oia Service Limited in sette bonifici tra il 2018 e il 2021. La Oia Service Limited era coinvolta nell’indagine del Procura di Reggio Calabria denominata “Galassia” che nel 2019 aveva portato al sequestro di beni per 400 milioni di euro ad Andrea Ricci, l’imprenditore indagato successivamente anche per l’inchiesta “Treni del gol” su alcune partite truccate nel campionato di Serie A 2013-2014. Come spiegò Il Corriere dello Sport, tuttavia, l’ingresso di denaro sembrava essere il frutto di vincite al casinò e non di scommesse sul calcio professionistico, proibite ai tesserati come Allegri dal regolamento della Federazione italiana giuco calcio (Figc). Anche Allegri si dichiarò estraneo ai fatti con un comunicato: “Con riferimento alle notizie pubblicate sul mio conto, mi dichiaro con assoluta fermezza del tutto estraneo a qualsiasi attività illecita o irregolare e, tanto meno, a qualsiasi operazione violativa della normativa sull'antiriciclaggio”. Il video potrebbe mettere in dubbio le parole dell’allenatore della Juventus?
Nel 2000 Allegri verrà anche indagato, condannato e infine prosciolto da tutte le accuse dopo che la Pistoiese, la squadra in cui giocava, e l’Atalanta, allora in serie B, vennero accusate di aver combinato il risultato, un pareggio, in Coppa Italia. Massimiliano Allegri ha anche una passione per l’ippica che lo ha portato nel 2019 a diventare proprietario di una scuderia di cavalli da corsa. In un’intervista esclusiva a Chi del 2012 disse: “A Livorno, dove sono nato, si gioca, si scommette. Avevo una passione per giocare ai cavalli. Ma un conto è rischiare il proprio denaro, un altro è vendere o comprare le partite”. Nonostante Allegri faccia risalire la sua passione per il gioco all’humus toscano – ricorda anche che da bambino andava abitualmente con il nonno a vedere le corse dei cavalli all’ippodromo – l’ex calciatore livornese si trova ora a essere il tecnico di una squadra coinvolta a pieno nel caso delle scommesse. La stessa di Nicolò Fagioli, la nuova promessa del calcio italiano che ha confessato di essere ludopatico e avrebbe patteggiato per sette mesi di squalifica. Davvero un tecnico come Allegri avrebbe potuto comprendere e intervenire sulla situazione capendo la gravità delle azioni di Fagioli? Secondo Fabrizio Corona, infatti, all’interno della squadra sapevano di Fagioli. E intervistato a La Zanzara ha sostenuto: “Sono coinvolti tutti, non potevano non sapere… procuratori, società… tutti sapevano. E i giocatori che scommettono e giocano sono un 40% del totale”.