La rivoluzione digitale ha cambiato gli abitacoli delle automobili, trasformandoli in veri e propri "teatri tecnologici". Ampi schermi touch dominano cruscotti sempre più minimalisti, mentre i tasti fisici, relegati al passato, sembrano destinati all’estinzione. Ma se la scenografia incanta, la sicurezza preoccupa: è davvero questa la direzione giusta?
Secondo gli esperti e l’ente indipendente Euro Ncap, che valuta la sicurezza delle vetture, il proliferare di display centrali costringe i conducenti a distogliere lo sguardo dalla strada, aumentando i rischi di incidente. Come ha dichiarato Matthew Avery, direttore dello sviluppo di Euro Ncap: "L’uso eccessivo degli schermi touch è un problema con quasi tutti i produttori". Non si tratta solo di estetica o progresso tecnologico, ma di sicurezza stradale: dal 2026, le regole di valutazione diventeranno più severe, penalizzando i modelli che non garantiranno un’interazione intuitiva e sicura con i comandi.
Tra le novità previste ci sarà un focus sul “dialogo” tra conducente e veicolo, con l’obiettivo di migliorare la fruibilità di funzioni essenziali come frecce, luci di emergenza, clacson e tergicristalli. Questo potrebbe significare un ritorno, almeno parziale, ai tanto criticati tasti fisici, percepiti come meno distraenti rispetto agli schermi a sfioramento. "L’auto non può diventare un’astronave poco comprensibile", sottolinea l’ingegner Enrico Pagliari di Aci, citato dal Corriere.
Ma non tutti sono d’accordo. Tesla, Volvo e molti marchi cinesi restano fedeli al paradigma del grande schermo, con funzioni concentrate in tablet centrali. Al contrario, case come Volkswagen, Toyota e Hyundai stanno gradualmente reintroducendo controlli fisici, ascoltando il feedback dei clienti che, se da un lato apprezzano la modernità dei display, dall’altro lamentano la difficoltà nell’utilizzo. La britannica Ineos, con il suo modello Grenadier, è andata controcorrente, puntando su un design che abbonda di manopole e pulsanti.
Nel frattempo, si moltiplicano le dichiarazioni provocatorie. Oliver Zipse, ceo di Bmw, azzarda: "Sono assolutamente convinto che nel giro di dieci anni i touchscreen verranno vietati". Elon Musk, al contrario, sembra scommettere su un futuro senza limiti: nella coupé Cybercab (taxi a guida autonoma), persino il volante è stato eliminato.
Il dibattito è più acceso che mai. Mentre la tecnologia avanza e le normative si fanno più stringenti, i produttori si trovano davanti a una scelta cruciale: insistere sulla digitalizzazione o tornare, almeno in parte, alle origini? La risposta potrebbe non essere così scontata, perché, tra innovazione e sicurezza, il confine è sottile. E a rischio non è solo la valutazione di Euro Ncap, ma la fiducia degli automobilisti. Chi vincerà questa battaglia tra schermi e tasti?