I mezzi elettrici sono più “green" e inquinano meno? In generale, sì, ma la rivoluzione dell’auto elettrica presenta dei lati oscuri, soprattutto nei Paesi in via di sviluppo come il Bangladesh, dove i tradizionali tuk tuk (o risciò) - i curiosi taxi a tre ruote il cui nome deriva molto probabilmente dal rumore prodotto dal motore - stanno venendo man mano sostituiti da una versione più rispettosa del clima, dotata di una batteria elettrica. Almeno sulla carta, perché si tratta di batterie elettriche a piombo-acido pericolose per la salute umana e per l’ambiente. A lanciare l’allarme è la prestigiosa rivista Usa Foreign Affairs, che parla di una vera e propria “crisi globale dell’avvelenamento da piombo” causata, in particolare, da mezzi del genere. Come spiega la rivista edita dal Council of Foreign Relations, infatti, il piombo “è una pericolosa neurotossina” e “penetrato nell'ambiente danneggia le persone” in maniera straordinariamente pericolosa. Si tratta di un metallo pesante con effetti potenzialmente pericolosi per la salute. L'ingestione di piombo è particolarmente pericolosa per i bambini piccoli perché il loro cervello è ancora in via di sviluppo. Oltre al Bangladesh, Vietnam, Senegal e Repubblicana Domenica sono alcuni dei Paesi nei quali l’emergenza è diffusa. “La miriade di modi in cui il piombo penetra nell’aria, nell’acqua, nel suolo e nelle case dei Paesi in via di sviluppo - e l’enorme tributo che comporta per la salute, la ricchezza e il benessere delle persone - rappresenta una delle più grandi crisi ambientali del mondo”. Problema: poiché riguarda la grande conversione verso i mezzi elettrici sponsorizzata dalle grandi élite globali e dalle case automobilistiche, è una crisi di cui si parla poco. Il meno possibile. Eppure, secondo le stime pubblicate da varie organizzazioni e citate da Foreign Affairs, il piombo uccide ogni anno tra le 1,6 e 5,5 milioni di persone nel mondo. Sono più delle morti provocate dalla tubercolosi. “La Banca Mondiale - afferma Foreign Affairs - stima che il piombo uccida 5,5 milioni di persone all’anno, il che lo renderebbe un killer globale più grande dell’Aids, della malaria, del diabete e delle morti per incidenti stradali messi insieme”. Secondo una ricerca condotta dall’epidemiologo Rajiv Chowdhury, un’esposizione ad alti livelli di piombo può provocare un aumento dell’85% del rischio di malattia coronarica e del 63% del rischio di ictus. Ma il pericolo è anche quello di provocare seri problemi neurologici.
Se in occidente la problematica è un vecchio ricordo, nei Paesi in via di sviluppo rappresenta una crisi vera e propria. Benché il piombo venga impiegato in molti altri ambiti, l’uso più comune e diffuso è proprio quello che riguarda le batterie dei mezzi elettrici. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), oggi circa l’85% del consumo mondiale di piombo è destinato infatti alla produzione di batterie al piombo-acido.“Le batterie al piombo - sottolinea Foreign Affairs - alimentano infatti i motori delle auto e ora vengono sempre più utilizzate per il cosiddetto stoccaggio di energia verde”. Infatti le batterie al piombo-acido vengono impiegate come importanti dispositivi di alimentazione che includono il settore automobilistico, i gruppi di continuità, i sistemi di telecomunicazione e molto altro. Secondo le statistiche, ogni anno vengono generate circa 3 milioni di tonnellate di scarto: una cifra destinata a crescere considerando che la produzione di batterie al piombo-acido continuerà ad aumentare in modo ancora più marcato con il continuo e rapido progresso dell’economia dei Paesi in via di sviluppo. Secondo una ricerca pubblicata su Science Direct le batterie al piombo sono composte da elettrolita, griglia di piombo e leghe di piombo, pasta di piombo, sostanze organiche e plastiche, che includono molte sostanze tossiche, pericolose, infiammabili ed esplosive che possono facilmente creare potenziali fonti di rischio. Il loro contenuto non è solamente pericoloso per l’uomo, ma anche per l’ambiente. I materiali contenuti nelle batterie al piombo possono infatti causare incidenti inquinanti come incendi, esplosioni, avvelenamenti, contaminando l'ambiente e danneggiando l’ecosistema. La buona notizia, osserva Forbes, è che le batterie al piombo sono riciclabili al 99%. La cattiva è che l’esposizione al metallo pesante può avvenire durante l’estrazione e la lavorazione del piombo, nonché durante le fasi di riciclaggio. Infatti, il riciclaggio del piombo è un’importante fonte di contaminazione ambientale e di esposizione umana in molti Paesi in cui le norme sulla sicurezza e la regolamentazione non brilla, poiché il riciclaggio del piombo in tali Paesi viene spesso effettuato senza processi adeguati e le tecnologie necessarie per controllare le emissioni nocive. Altro che elettrico “green”, dunque: un po’ come i video delle file di auto elettriche abbandonate in Cina che circolano negli ultimi mesi, dovute in particolare al declino del mercato cinese del car sharing elettrico. Come verranno smaltite? Un bel punto di domanda.