Ma Barbarella, ma basta, ma che due palle le interviste al Corriere, rivendicando le bare del Covid, il rosario con Salvini, il rapporto con la famiglia Berlusconi. Maddai! Guarda che il trash, sulla rete, va fortissimo. Ma perché vuoi fare ‘a vecchia’ sulla tv generalista? Anche perché tu, la vecchia zia, tipo Mara Venier, non sei capace di farla. A te piace farci vedere il tuo bel coscione (c’è il video, in cui ti tiri su la gonnellina, la gonnellina gnornò gnornò, per fare vedere la tua coscionazza) e con quel coscione, sui social, potresti fare miracoli. Ma perché ancora inginocchiarsi (in senso metaforico) ai potenti e potentati, e alle famiglie, e ai proprietari, e ai politici? Ma sei ancora cciofane dentro e fuori, sei una “mature” da sballo, e forse è proprio questo che dà fastidio: hai un pubblico di pipparoli e voyeuristi che mettono insieme, nella loro fantasia mediata, la coscionazza slurposa col delitto di sangue e con l’emozione facile, una sorta di marmellata di ormoni, brufoli, sangue e saaaaasso.

Voglio dire: con l’energia con cui ti spendi per farti da ufficio stampa, due interviste al Corriere in pochi giorni , ma metti insieme una squadra social. Hai presente la fantastica Sonia Grey, ex Rai con minnazze da paura, ma con l’“approfondimento” sui fatti di cronaca nera. Ma che meraviglia immaginarti scollatona, con la minigonnazza, mentre reciti il rosario con Matteo Salvini, una sorta di vedova inconsolabile delle commedie erotiche degli anni Settanta. Anzi, sai cosa ti diciamo? Che hai perso un’occasione meravigliosa! Sai a chi dovevi telefonare? Ad Alvaro Vitali. Altro che la sua ex moglie, adesso vedova triste di Stefania Corona, con l’autista al seguito (guidava lui l’autofunebre?). Che coppia sareste stati. Immagina, tu e Carlo Verdone artefici di una rinascita felliniana, Carlo con il suo immaginario, tu con la tua carne al servizio della tradizione italica del “anvedi che bbona”. Cara Barbara, te lo diciamo da professionisti della comunicazione (altro che Maria Rosaria Boccia, che ha l’account Instagram fermo a mille e spiccioli follower): hai un target di giovani pipparoli (come li chiama Dagospia) e ancora agli anziani potenti vuoi parlare? Ma basta! Ringiovanisci! Faccele vedere sui social, le tue profondità e i tuoi approfondimenti emotivi. Falli “piangere non solo dagli occhi”, come è uso dire sui social. Tu puoi rappresentare l’anello di congiunzione tra OnlyFans e Salvo Sottile! Fidati. La tua televisione, che hanno definito trash perché c’era in mezzo tutto un gioco politico di riappropriazione dell’elettorato democristiano di centro, un po’ beghino, e che adesso è saltato a causa delle guerre in corso, è la televisione del futuro. Parlaci dei bambini morti di Gaza con un uncinetto nero alla siciliana che ti copre la spaccazza delle minne nella scollatura. Facci vedere i piedi curati (Massimiliano Parente ne scriverebbe meraviglie) mentre ti addentri nei meandri di Garlasco. Approfondisci la grandeur e la miseria del regista finto che abitava in tenda ma andava a mangiare nei ristoranti! Che mangiava? Qual era il menu che è stato servito prima del presunto doppio omicidio? E per quanto riguarda il matrimonio di Bezos: tra gli invitati c’era qualcuno che aveva partecipato ai festini di Puff Diddy o Daddy o quello che minchia è? Parlaci di queste cose, dal bordo piscina, mentre un tuo capezzolone fa capolino dal reggiminnazze come uno spettatore curioso e ingrifato! Buttati nella rete senza rete. Tuffati su internet, sui social. È l’Italia che ha bisogno di te! Il trash anestetizza! Tu sei la salvezza dei governi! Se non lo capiscono, affari loro. Vuoi collaborare con MOW?

