È passato quasi un anno dalla morte di Pierina Paganelli. Era il 3 ottobre del 2023, la settantottenne è stata colpita da ventinove coltellate a Rimini, la città in cui viveva. Uno dei primi a essere indagato è stato il vicino di casa Louis Dassilva. L’ipotesi che fosse lui, nel video delle 22:17 delle telecamere di sorveglianza, quella notte. E poco dopo l’audio, delle 22:40, in cui si sente la donna gridare poco dopo aver udito, da una voce maschile, un semplice “Ciao”. Cosa è successo quella sera? Dassilva continua a essere nel registro degli indagati e l’accusa ha tentato di inchiodarlo in molti modi, non da ultimo con la prova del dna, risultata però negativa. Ora gli inquirenti sono senza ipotesi? Sembra di no. Nel corso del pomeriggio di martedì 10 le forze dell’ordine avrebbero chiamato in questura un altro vicino di Pietrina, insieme alla moglie. Potrebbero essere loro i nuovi indagati? Il nuovo vicino potrebbe essere l’uomo nel video che precedentemente si credeva dimostrasse la colpevolezza di Dassilva?
Nel frattempo il Tribunale del riesame di Bologna sta valutando l’ipotesi di prendere una decisione definitiva su Dassilva, mentre accusa e familiari di Paganelli chiedono che resti in carcere. Il video continua a essere al centro delle indagini e le immagini delle registrazioni, secondo il tribunale, sono compatibili e coerenti con l’attuale indagato. Perché, allora, chiamare, intorno alle 13:30, un altro vicino a deporre? Secondo la difesa di Dassilva sarebbe questa persona, e non il loro cliente, l’uomo nelle riprese in via del Ciclamino. Restano ancora molti dubbi, in particolare riguardanti l’incidente di Giuliano Saponi, figlio di Pierina, avvenuto qualche mese prima dell’omicidio della madre, e le scritte minatorie contro la nuora, Manuela Bianchi, la prima a trovare il corpo di Pierina e che da subito aveva indicato Dassilva come possibile assassino, sostenendo che Dassilva si sentisse “spiato” e avesse scelto di uccidere Pierina per porre fine alla cosa. Ora il Tribunale del riesame e un possibile nuovo indagato potrebbero migliorare la posizione del senegalese, che potrebbe essere anche scarcerato.