Più che ai cacciatori sembra che il disegno di legge del ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollbrigida, faccia bene all’industria delle armi e delle munizioni. Estendendo la stagione venatoria all’infinito, nel tempo e nello spazio, ci saranno bisogno di più fucili e di più cartucce, come quelle di Pietro Fiocchi, della famiglia Fiocchi (munizioni) eletto eurodeputato nelle liste di Fratelli d’Italia. Per non parlare dei fucili da caccia Beretta e Benelli, come si dice, eccellenze italiane. Adesso io so una cosa: mai parlare male delle industrie d’armi. Saranno i film che ho visto, i romanzi che ho letto, ma no, delle industrie d’armi è meglio non parlarne, o, se per dovere di cronaca bisogna parlarne, allora bisogna parlarne bene: non è pavidità, è proprio che io stimo molto le armi e le cartucce. Per questo, commentando la notizia di questo disegno di legge, che liberalizza di molto la caccia, devo dire che mi sembra deboluccia e che il commercio delle armi e delle munizioni vada esteso ulteriormente: avete presente il modello americano? Di più.

Grazia al ddl di Lollobrigida, infatti, a tutela della biodiversità (i cacciatori la tutelano e se molte specie si stanno estinguendo è perché non cacciamo abbastanza) si potrà ad esempio cacciare nei territori demaniali – parchi, foreste, praterie (ci sono praterie in Italia?) e, a quanto pare, anche spiagge - dove la biodiversità abbonda (fai vedere che abbondiamo): in primo luogo turisti ed escursionisti, spesso stranieri. Come sappiamo, i turisti stanno soffocando le nostre città, i prezzi degli alloggi a causa loro stanno andando alle stelle, ma anche quelli dei bar e dei ristoranti. Cosa c’è di meglio che abbatterli mentre fanno le loro escursioni immersi nella natura? Dice: ma come fai a scambiarli per animali da abbattere? Innanzitutto le specie che si possono abbattere passano da 7 a 47 e non sono sicuro che i turisti “etnici”, quelli per esempio che mettono i caftani e i sandali per passeggiare nei paesi barocchi della Sicilia siano del tutto umani, potrebbero quindi rientrare tra le specie da abbattere. Non saprei. Comunque il problema non si pone, poiché grazie a questo ddl (laddove diventasse legge) prevede che le gare di caccia con addestramento dei cani non sono considerati esercizio venatorio e possono svolgersi anche di notte. Ora, prima di esultare e di portare vostra suocera o vostro marito a fare escursioni notturne (“Vai avanti, io devo tornare un attimo in paese a comprare le sigarette. Ti trovo, ti trovo”) considerate che, dopo lo smart working e il south working, molti si sono trasferiti in campagna e le campagne non sono tutte recintate (i recinti costano molto, informatevi). Così, potrebbe capitare, che vi ritrovate i cacciatori nell’aia a sparare alle vostre galline bio che ruzzolano mentre i cani si addestrano felici in una nevicata di piume e penne: “Ma ci sembravano galline selvatiche! Tipo i tacchini in Massachusetts!”. Stessa sorte cani e gatti, con quegli occhi che luccicano di notte. Se poi avete comprato casa in campagna da poco e ancora dovrete arredarla, potreste trovarvi un cacciatore in bagno che, in disordine come siete, potrebbe scambiarvi per un cinghialotto: “Ah non è una costruzione rurale abbandonata? Nelle costruzioni rurali abbandonate gli uccelli ci nidificano e col ddl si può cacciare anche nel periodo di nidificazione. Ah è casa sua? Me lo dimostri!”. Per questo motivo propongo il modello all’americana: fucili a pompa e cartucce potranno comprarsi al supermercato. Il ddl toglierebbe infatti ogni limite di caccia al proprietario dei terreni: “Ah era un cacciatore? Mi sembrava un lupo”, “Ma non ci sono lupi”, “Me lo dimostri!”. Proporreri anche il libero porto d’armi per i fucili da caccia. Metti che uno vuole farsi un bagno notturno non può andarci disarmato, metti che un cacciatore ti scambia per un airone? (Gli effetti della dieta). Un bagnante notturno, dinanzi a un falò (ah non si possono accendere i falò in spiaggia?) deve potersi difendere, rispondere, come si dice, al fuoco con il fuoco: “No, non intendiamo fuoco come falò. Lo sappiamo che è vietato. Intendiamo come nel Far West”, “Ah, sì allora va bene”. Insomma, se si vuole tutelare la biodiversità allora può capitare di biodiversificare anche qualche cacciatore, soprattutto di notte. Più armi per tutti! Adesso vediamo se le industrie delle armi vogliono più bene a me o a Lollobrigida.
