In seguito a una valanga di polemiche - come quelle scatenate dal Briatore vero, dal Briatore Crozza e da Roberto Mancini - Autostrade per l’Italia ha deciso di inaugurare un servizio di rimborso, tramite cashback, per i ritardi causati dai cantieri. ASPI promette il ristorno del pedaggio a partire da 10 minuti di ritardo ed il servizio è disponibile sia per privati che per partite IVA. Ora vediamo come ottenere questo casback: prima di tutto bisogna scaricare l’applicazione che si chiama “Free to X” e che si trova sia su App Store di Apple che su Google Play. In secondo luogo, bisogna registrarsi su questa app inserendo i propri dati e la targa dell’automobile che si utilizza. La registrazione all’app sarà completa solo dopo il controllo dei dati, la visualizzazione di un documento d’identità e la verifica della targa presso la Motorizzazione Civile. Nel caso si utilizzi un veicolo in leasing o in renting è necessario inserire anche la data di scadenza del contratto. Coloro che dispongono di Telepass debbono inviare una foto dell’ultima fattura.
Una volta registrati l’app “Free to X” invierà in automatico le notifiche relative ai viaggi rimborsabili. Troverete il rimborso accreditato nella sezione “Borsellino” dell’app. Tale somma accreditata verrà automaticamente trasferita tramite bonifico sul conto corrente indicato solo alla fine di ogni trimestre, che è il tempo d’accumulo previsto. I passaggi ai caselli sono registrati tramite la targa, ma si raccomanda di conservare comunque le ricevute di pagamento. In caso di problemi è attivo il numero verde 800.932.000, in funzione dalle 8 alle 19 nei giorni feriali e sabato dalle 8 alle 14. Oppure si può scrivere all’indirizzo di posta elettronica: assistenza@freeto-x.it. Tramite l’applicazione è inoltre possibile saldare i mancati pedaggi. Altre funzionalità utili sono la stima dell’eventuale ritardo previsto sul percorso, il controllo del traffico in tempo reale, la segnalazione della presenza dei tutor attivi per il controllo della velocità e i prezzi del carburante lungo il percorso.
Il sistema calcola i ritardi verificando su Google Maps la presenza di code in prossimità dei cantieri ed i tempi di percorrenza sono registrati automaticamente dai caselli di entrata ed uscita. Il sistema di rimborso si attiva solo se si attraversa almeno un tratto della rete gestito da Autostrade per l’Italia. Bisogna segnalare che sono escluse tratte importanti come la Milano-Varese, la Linate-Ponte Chiasso e le tangenziali di Milano e Roma. Si ricorda, cosa importante, che il cashback si attiva solo in caso di ritardi dovuti a cantieri autostradali e non per qualsiasi altro motivo. Detto ciò, si passa alle valutazioni in concreto; il rimborso scatta solo al di sotto dei 100 km/h in media e 70 km/h per i mezzi pesanti. Tuttosport ci porta un esempio; si tratta di un “viaggio realmente effettuato a maggio da Ventimiglia alla barriera di Milano lungo la A10 e la A7 per un percorso di 282 km allora letteralmente tempestato di cantieri in galleria e lungo i viadotti. Si trattava forse uno dei tratti peggiori in assoluto da affrontare nel periodo in Italia, che ha richiesto 3 ore e 45 minuti per essere completato, con almeno quattro fermate in coda che sono durate svariati minuti. Con il tempo limite stabilito (a 100 km/h di media) di 2 ore e 49 minuti avremmo dunque accumulato un ritardo di 56 minuti. Di conseguenza avremmo avuto diritto a un rimborso del 25% sul prezzo del biglietto di 28,20 euro, ossia 7,05 euro. Per avere diritto al 50% del rimborso (14,10 euro) il ritardo avrebbe dovuto essere di almeno un’ora. Per il rimborso completo, sempre ammesso che il sistema lo avesse verificato, sarebbero servite almeno due ore di ritardo”.