Sarebbero almeno otto le donne molestate la notte di Capodanno durante i festeggiamenti in piazza Duomo a Milano. Una dinamica simile a quella che tre anni fa aveva portato ad alcuni arresti. L’indagine della procura di Milano si articola intorno alla testimonianza di Laura Barbier, ventenne belga che per prima ha denunciato le violenze subite. “Mi sono ritrovata dentro un corridoio umano, un imbuto”, ha detto, aggiungendo poi di aver visto “anche altre ragazze che piangevano, avevo tanta paura”. Mentre un gruppo commetteva gli abusi, altri uomini facevano “da copertura”. Otto vittime: quattro ragazze belghe, una donna emiliana, una sudamericana e una inglese. “Un muro di uomini mi ha bloccato e risucchiato”, ha detto un’avvocata agli investigatori. Anche lei quella notte era presente in piazza tra i 25mila che dopo la mezzanotte si sono riversati in Galleria Vittorio Emanuele. Una folla che ha permesso ai violentatori di nascondersi. Le immagini che la procura sta analizzando mostrano chiaramente Barbier e i cinque connazionali mentre vengono accerchiati da un gruppo di uomini. Evidente l’agitazione delle ragazze e il tentativo degli amici di aiutarle. “Siamo stati accerchiati da una quarantina di uomini dai 20 ai 40 anni. È lì che sono cominciati i palpeggiamenti”, le parole della ventenne belga, “Ho detto ‘sto per morire’”. In aiuto arriva anche un italiano che “voleva salvare la moglie che urlava a fianco a me”.
“Taharrush gamea”, questo il nome arabo che identifica quel tipo di aggressione. Una violenza sessuale di gruppo, messa in atto in segno di disprezzo per le donne. La stessa di cui si parlò nel 2015 in seguito alle manifestazioni in Egitto e nel 2016, quando in Germania, a Colonia, diverse donne denunciarono violenze analoghe. Ne avevamo parlato qui. Resta da capire se il gruppo di uomini di origine nordafricana (ancora non individuati) si sia organizzato in anticipo oppure abbia deciso in quegli istanti di violentare le donne. Le reazioni politiche sono state immediate: da destra si attacca la giunta milanese di Beppe Sala, colpevole di non aver garantito la sicurezza in piazza, mentre le opposizioni criticano il governo per la carenza di ordine. Il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi risponderà alla Camera alle domande delle forze politiche.