Dopo le parole di Pietro Orlandi, nel giorno della scomparsa di Papa Francesco, anche Pietro Meneguzzi, cugino di Emanuela Orlandi, ha scritto alcune righe: “Il Papa della gente? Per noi poteva fare di più”. Meneguzzi, figlio dello zio Mario su cui per un breve periodo si sono concentrate le indagini, a due giorni dalla scomparsa di Papa Francesco è tornato a parlare dell’ipocrisia di alcuni personaggi nei confronti del Santo Padre e del suo operato. Inoltre a suo avviso, secondo quanto riportato da Fanpage, sarebbe colpa delle persone vicine a Papa Francesco se il pontefice avrebbe deciso di sottrarsi agli incontri chiesti dagli Orlandi per parlare della scomparsa di Emanuela. “Grandi servizi televisivi che parlano del Papa, molti dei quali con eccessiva ipocrisia di molti personaggi. Tuttavia ritengono oltre le tante cose fatte… sia stato un Papa che ha parlato con moltissime persone normali ovvero il Papa della Gente.

“Allora mi chiedo e ritengo che non aver mai dato udienza a mia zia o Pietro, sia stato solo per negazione forzata da parte di elementi che gravitavano attorno a lui, probabilmente e forse perché considerando la sua umanità, avrebbe detto qualcosa di molto scomodo. Personalmente questo non toglie che poteva, per una sua giovane ancora ad oggi cittadina vaticana, cercare verità e giustizia con più forza”. Anche Pietro Orlandi, come detto, ha parlato nel giorno della scomparsa di Papa Francesco: “Resto della mia idea. Il mio pensiero è lo stesso di ieri, di oggi e lo stesso sarà anche domani”. E a MOW Pietro Orlandi ha detto: “Speravo che non seguisse l’esempio dei suoi predecessori che si sono portati la verità nella tomba. Avrebbe potuto fare la storia del suo papato se prima di morire avesse raccontato a tutti la sua verità”.

