“Succedeva la stessa cosa che succedeva dall’altra parte. C’era consumo di cocaina, c’erano le escort, c’erano le bottiglie di Champagne”. A dirlo, a Lo stato delle cose di Massimo Giletti, il cliente che avrebbe speso un milione e quattrocentomila euro in sei anni alla Gintoneria di Davide Lacerenza. “Tutti scrivono che era Davide che proponeva. Davide non proponeva niente. Le ragazze erano già lì al tavolo”. Nel corso dell’intervista il cliente del locale milanese ha anche speigato che “nella vita capita di essere avvoltoi e capita di essere polli”. Lui, in questo caso, ha raccontato di essere “stato pollo” in quel periodo.

Il cliente della Gintoneria di Davide Lacerenza ha poi spiegato durante l’intervista a Lo stato delle cose che nessuno “mi ha obbligato a recarmi in un locale dove evidentemente non ci sono i prezzi delle bottiglie”. E ha aggiunto che “quella bottiglia di Crystal del ‘98 che lui mi diceva costa tremila euro, per me poteva costare anche cento euro come centomila”. L’uomo, che è stato sentito anche dalla Guardia di Finanza, ha poi detto: “dopo la tirata d’orecchie del capitano, io ci sono stato due, tre volte”. Inoltre, ha detto di volere ancora bene a Stefania Nobile, Wanna Marchie Davide Lacerenza. E ha augurato una pronta guarigione al proprietario della Gintoneria, dimesso dall’ospedale giovedì 3 aprile dopo un’ischemia transitoria: “auguro buona vita. Io non guardo più quei tipi di locale. Soldi non ne ho più”.
