Ma cosa sta succedendo nel caso della scomparsa di Mirella Gregori? È stato ascoltato per la seconda volta in Commissione d’inchiesta Fabio de Rosa, marito di Sonia De Vito, la migliore amica di Mirella scomparsa il 7 maggio 1983. Come mai due audizioni in un lasso di tempo così ravvicinato? La Commissione ha voluto chiarire alcuni aspetti del suo racconto che sarebbero apparsi discordanti in più punti con la versione fornita, al tempo, nel periodo successivo alla sparizione della quindicenne romana: “Potrebbe essere successo qualcosa nel condominio in cui viveva. Ma non mi sono mai spiegato come sia stato possibile non indagare anche lì. Sono andato a prendere Sonia al bar (di proprietà della sua famiglia) verso le 19.30-20, dopo il suo turno di lavoro. Era un sabato e io il sabato stavo in cantiere fino alle 17. Andavo al bar, stavo lì per il totocalcio e poi andavamo via. Quel 7 maggio quando sono arrivato erano già passate la mamma di Mirella Gregori e la sorella Maria Antonietta a chiedere di Mirella". Parole, queste, che non coincidono con le dichiarazioni rese all'epoca, quando aveva raccontato di essere passato al bar "intorno alle 15". Noi di MOW ne abbiamo parlato con Fabio Rossi, autore del libro “Mirella Gregori, la ragazza inghiottita dalla terra”: “De Rosa disse che quel giorno alle 15 era al bar, perché lui lo testimoniò. Ipotizziamo che lui fosse responsabile in qualche modo della sparizione di Mirella, va in audizione e dice una cosa diversa, peggiorativa, perché se dici che sei andato alle 19:30-20:00 significa che tu, Mirella, potresti averla incontrata fuori, o potresti essere tu il destinatario dell'appuntamento. È un suicidio tattico. Secondo me è andato impreparato a questa audizione, non ricordando cosa firmò quando fu ascoltato dagli inquirenti, cosa che avrebbe dovuto fare. Quindi è una testimonianza che apparentemente può sembrare chissà che, ma in realtà non è così”.
De Rosa ha sostenuto di essere andato al bar di Sonia nel pomeriggio inoltrato dopo il lavoro: “In realtà la sua dichiarazione si smonta da sola anche perche’ a Roma i cantieri di norma il sabato pomeriggio sono chiusi. Poi non erano le 15, in realta’ ci ando’ poco dopo le 15,45 perche’ non incrocio’ Mirella per un pelo in quanto era appena uscita dal bar, così come sostenuto dal cameriere Giuseppe Calì. Quindi probabilmente lui ha detto il vero quarant’anni prima, non adesso”. Un’audizione, la seconda, che è durata solo pochi minuti. Il tempo da parte della Commissione di accertare le incongruenze sull’orario. Secondo Fabio Rossi la Commissione dovrebbe avvalersi di consulenti esperti sul caso, in grado di riconoscere le varie incongruenze nell’immediato: “Altrimenti significa soltanto perdere tempo”. Si sta parlando anche di un verbale di quarantuno anni fa contenente il racconto di Simona, un’amica di Mirella: “Poco prima di sparire mi rivelò di aver respinto gli approcci espliciti di Fabio, il fidanzato della sua amica Sonia. Quando parlai con Fabio e Sonia, il giorno dopo la scomparsa di Mirella, mi sembrarono entrambi quasi indifferenti”. Anche di questo abbiamo parlato con Fabio Rossi: “Qual è il ragionamento che farà la Commissione? C'è un'amica di Mirella Gregori che dice che Fabio De Rosa le ha fatto delle avance, il giorno della scomparsa lui si è presentato il pomeriggio tardi e quindi praticamente potrebbe essere coinvolto nella sparizione di Mirella. Potrebbe essere lui ad aver fatto la citofonata. Non capisco qual è la strategia di De Rosa. Così adesso è un possibile sospettato, perché abbiamo il verbale di Simona Bernardini che dice questa cosa anche se è una voce sola, non ce ne sono altre che confermano questa cosa delle avance. C'è il fatto che c'è questo buco in mezzo, non c'è un alibi e la tesi della gelosia prende piede”. Cosa accadrà ora?