Chiara Ferragni co-condurrà due serate del Festival di Sanremo 2023, la prima e l'ultima, le più importanti. Chiara Iezzi, insieme alla sorella Paola, promette di travolgere platea dell'Ariston e pubblico a casa portando in gara il brano Furore, già definito dai giornalisti che hanno beneficiato del pre-ascolto dei brani festivalieri, una sorta di nuova "Vamos a Bailar". E poi c'è Chiara Francini. Chiamata da Amadeus per la serata di venerdì. La carriera di costei, per quanto lunga, rimane un grandissimo X-File. Famosa perché sostiene di esserlo, ha alle spalle conduzioni di programmi tv (su reti minori da La5 alla morente Mtv) fino, in tempi più recenti, alla seduta nella giuria di Drag Race Italia (Real Time). E poi tanto cinema, certo. Al fianco di grandi nomi come, su tutti, Paolo Ruffini. E in ruoli di secondo piano, ad andar bene. Sempre meglio che lavorare, per carità. Ma ciò basta a guadagnarsi la più prestigiosa e ambita delle prime serate Rai oppure il budget del Festivàl stava alla canna del gas?
Che i big money fossero in preoccupante avaria era già piuttosto palese dalla scelta dei Black Eyed Peas come super ospiti internazionali. I fagioli dall'occhio nero (sic.) non tirano fuori una hit che si possa definire tale a livello globale dai tempi di Meet Me Halfway (correva l'anno 2009). Ma si sa che Amadeus ha il fetish delle vecchie glorie. Non si spiegherebbe altrimenti, la convocazione dei Cugini di Campagna in gara, come anche l'entusiasmo per la mission di riunire sul palco dell'Ariston, udite udite, per la prima volta in assoluto, il Cerbero tricefalo composto da Al Bano, Massimo Ranieri e Gianni Morandi. Per quanto riguarda le quote rosa (espressione sempre orrenda!), non erano emerse, almeno finora, note stonate.
Che la si ami o la si odi, Chiara Ferragni è la più seguita dagli italiani, quindi colpaccio averla adescata per il kick-off della kermesse e per il gran finale. Jackpot. Se poi questo ingaggio si rivelerà, per lei, un'arma a doppio taglio, c'è solo da aspettare febbraio e lo sapremo bene tutti. Non male anche gli altri nomi femminili chiamati a calcare il prestigioso palco della kermesse: meritatissima la convocazione della "Belva" Francesca Fagnani e d'impatto anche quella della pallavolista Paola Egonu. Anche solo perché qualunque cosa possa infastidire Matteo Salvini è, di default, buona e giusta. Sì, ma Chiara Francini?
Seguitissima su Instagram, Francini non è certo un'influencer parvenue. Eppure, difficilmente a bruciapelo salta in mente qualcosa di memorabile che la riguardi, lato carriera. Toscana, classe 1979, ha avuto Serena Dandini come talent scout teatrale. Da lì, ha partecipato a una sequela di programmi televisivi dimenticabilissimi da Bla Bla Bla ad Aggratis! (?) passando per l'edizione meno vista di sempre del già di per sé vituperato Colorado, il disconosciutissimo figliastro di Zelig. Ha anche avuto un ruolo nella sit-com di Rai 2 Piloti (roba che Camera Cafè scansati) e in tempi più recenti l'abbiamo vista nella giuria di Drag Race Italia su Real Time, dicevamo. Nel mezzo, anche un'assidua frequentazione degli studi di LaF, come anche di La5. In ogni caso no, non La7.
Intanto, tantissimo teatro, come una qualunque Vippona del GF Vip potrebbe dire di sè. E pure parecchio cinema. Scorrendo a volo d'angelo la lista dei titoli su Wikipedia, ce ne fosse uno dove possiamo apprezzarla in azione che sia rimasto nella memoria collettiva come qualcosa di più di un riempitivo di stagione. Tant'è vero che il primo risultato utile, googlando il nome di costei, è la domanda "Che fine ha fatto?", seguita da una serie di articoli che mirano a spiegarci "chi è", associati alla convocazione sanremese. La dura legge del SEO.
Ha scritto libri, recitato in tv, teatri e cinema, certo. Solo che nessuno se ne è mai veramente accorto. Ouch. Con questo non intendiamo certo dire che non possa essere talentuosa o meritevole. Solo che, dati alla mano, non ha ancora avuto modo di dimostrarsi memorabile. Tempo sì, ma a quanto pare non è bastato. Davvero non c'era nessun altro nome che avrebbe potuto meritare un ingaggio tanto prestigioso? Sulla punta della lingua, ci viene subito subito quello di Victoria Cabello, splendida conduttrice di Very e Victor Victoria, mattatrice di un meraviglioso Quelli che il Calcio su Rai 2 e trionfatrice dell'ultima edizione di Pechino Express su Sky, dopo anni di allontamento dalla tv per motivi di salute. Forse paga ancora lo scotto dell'edizione più in emorragia di ascolti del Festival, quella del 2006 al fianco di Panariello e Ilary Blasi che fu un roboante flop. Non certo per colpa sua. Non che ci faccia impazzire, lo abbiamo ben scritto e ribadito, ma esisterebbe anche la stand up comedian Michela Giraud. E forse sarebbe stato divertente vederla interferire con la messa cantata dell'Ariston. Nella categoria fuoriclasse, invece, impossibile non citare la "Boomerissima" Alessia Marcuzzi fresca fresca di casacca Rai dopo 25 anni di militanza Mediaset e, regina della regine, la mai venerata come meriterebbe Geppi Cucciari.
La lista potrebbe continuare, ma ci fermiamo qui. Chiara Francini avrà modo di dimostrare il proprio valore in diretta. Per ora, ha tutta la forma e l'aspetto di uno di quei temibilissimi tatuaggi resilienza. Resilienza (parola sempre orrenda!) che, a quanto pare, paga più di ascolti, carriera e meriti oggettivi. Sarà una consacrazione o il primo grande passo falso di Amadeus? L'incognita "Lorena Cesarini" (ma chi?) incombe per il secondo anno consecutivo sul palco dell'Ariston. Stiamo uniti.