Jeremy Clarkson torna a scagliarsi contro Greta Thunberg. La giovanissima attivista per il clima si sta muovendo in questi giorni anche in favore della causa palestinese. Ma il giornalista non ci sta. Scrive così sul The Sun. “È come se fosse un eroe Marvel protagonista di uno strano film multiverso di sinistra”. Nella sua solita rubrica sul tabloid inglese Clarkson non risparmia chiaramente critiche anche per Starmer, il leader laburista, lo definisce così “un gambo di sedano in un abito scadente” e demolisce i piani di riforma militare annunciati. Clarkson sembra definire “prepostero” l'annuncio del Premier di voler costruire 12 nuovi sottomarini nucleari e una flotta di cacciabombardieri di nuova generazione per rispondere alle “tendenze espansionistiche della Russia”. Ed ecco che ci va già più pesante, con parole che fanno tremare: “Hitler avrebbe solo riso di lui”, sottolineando quella che considera una contraddizione fondamentale. “Passeremmo da un paese che non riesce nemmeno a fermare un gommone che raggiunge le coste del Kent a un paese che metterebbe paura all'intera macchina navale russa”. Arrivano delle domande anche per i costi militari. “Da dove arrivano i soldi?”, si chiede Clarkson, ricordando che Starmer “ha già speso quel poco che aveva per i macchinisti dei treni, i medici junior e i parchi solari”.

Un'altra questione cruciale riguarderebbe il personale: “Chi opererà tutto questo nuovo equipaggiamento?”, domanda il giornalista, sostenendo che la società britannica di oggi non ha più lo spirito di sacrificio degli anni Trenta: “Tutti sono troppo occupati a rubare nei negozi, scegliere un genere sessuale o incollarsi alla strada”. E poi arriva l’affondo. Particolarmente duro il confronto che Clarkson stabilisce tra Vladimir Putin e Keir Starmer. “Putin ha diretto il KGB. Quindi a un certo punto avrà sicuramente usato i pollici per spingere gli occhi di un uomo nel cervello”, scrive il giornalista. “Starmer non l'ha fatto. Starmer è un avvocato per i diritti umani”. Secondo Clarkson, se scoppiasse un conflitto, il Premier britannico “sarebbe dalla parte di una persona trans che si rifiuta di combattere finché non vengono forniti bagni gender-neutral sul campo di battaglia”. Per poi aggiungere in chiusura: “Può fare tutti i discorsi sulla ‘guerra combattente’ che vuole, ma sappiamo che non capisce nemmeno di cosa sta parlando. Sta solo facendo rumore per cercare di sembrare tosto. Ma non è tosto. È spaventoso quanto Will de The Inbetweeners. Basterebbe solo spezzargli gli occhiali e si arrenderebbe immediatamente. Ed è al comando per altri quattro anni. Questo mi spaventa più di Putin”. Che dire, ancora una volta, toccata pianissimo.
