Jeremy Clarkson, nel suo ultimo articolo sul The Sun, si mostra perplesso. Sono tante le notizie dal mondo che lo fanno riflettere. A partire dalla recente valutazione della segretaria di Stato per la giustizia del Regno Unito Shabana Mahmood di ridurre i crimini sessuali attraverso la castrazione chimica. Ma è davvero questa la soluzione più giusta per porre fine a tante tragedie? Secondo il giornalista, non proprio. “Come sappiamo, al giorno d’oggi le pene detentive sono una barzelletta”, scrive. E allora che fare? “Costruire più carceri”, semplice. Anche perché, secondo l’ex conduttore di Top Gear, se quello di Mahmood fosse il piano migliore, sarebbero tante le domande. Del tipo: “Dovremmo tagliare le mani a chi è stato condannato per taccheggio?”. O ancora: “Investire chi viene sorpreso a guidare con l’eccesso di velocità?”. Di fronte al problema di fondo, centrale — ossia il sovraffollamento delle carceri — per mantenere e restituire dignità anche ai carcerati, Clarkson sostiene che l’unica soluzione giusta non può che essere semplicemente quella di aumentare gli spazi. Allora sì che la detenzione, verrebbe da dire, potrà essere sinonimo di tentata rieducazione e futuro reinserimento all’interno della società.

Sempre sul The Sun, Clarkson riporta la notizia di una bicicletta appartenuta ad Anna Holligan, rubata in questi giorni. Ma attenzione, pare che non si trattasse proprio di “una bicicletta qualsiasi”. La corrispondente della Bbc: “l’aveva trasformata in uno studio mobile per le trasmissioni all’aperto, dotandola di pannelli solari e supporti per luci e telecamere. Sembrava ridicola. Come se la parte posteriore di una bicicletta fosse stata saldata a una carriola piena di rottami”. Che dire, come sostiene Clarkson, risulta parecchio strano pensare di seguire fatti di cronaca a bordo di una bicicletta e non di un’auto. “Se ci si va in bicicletta, soprattutto con una che sembra pesare tre tonnellate, non si arriva a destinazione prima che la notizia che si sta cercando di seguire sia diventata attuale quanto l’eruzione vulcanica che ha distrutto Pompei”. Sul finale del suo articolo, Clarkson torna a parlare di Starmer. Il leader laburista avrebbe fatto cose davvero “incomprensibili”, secondo il giornalista. “Perché ha ceduto le isole Chagos, che sono nostre, alle Mauritius. E noi pagheremo loro 101 milioni di sterline all’anno, per 99 anni, per poter utilizzare la base militare che si trova lì”. Che dire, ha ragione lui? Certo è che lo stesso appassionato di motori si rende conto che “è sciocco da parte nostra governare pochi granelli di terra a migliaia di chilometri di distanza”. E la storia non finirebbe qui. Secondo Clarkson, si potrebbe utilizzare la base strategicamente vitale solo se il governo delle Mauritius desse il permesso. “Mauritius non può nemmeno costruire una panchina senza il permesso dei suoi finanziatori in Cina. Allora perché l’ha fatto? Perché cedere territorio sovrano britannico a una potenza straniera che non è necessariamente amica? E poi cosa succederà?”. Speriamo nulla. Attendiamo.
