E ora, ditemi, come sono messi il giornalismo e la cultura in Italia? Ieri è andata in onda l'inchiesta di Report sul Ministero della Cultura. Era stata anticipata con chiacchiericci e gossip. Io li avevo definiti così e sono stato attaccato. C'è chi mi ha detto che le inchieste ormai si lanciano così (no, non è vero) o che Report non si tocca. Ma intanto poi ieri è stata trasmessa la puntata e le notizie contenute nel servizio erano già state buttate lì nelle varie trasmissioni dove era stato ospite Sigfrido Ranucci con quelle modalità proprio un po' da Influencer diciamo, diciamola tutta, un po' da fuffa guru (della serie: vi svelerò delle robe e poi in realtà sono tutte cose già dette o già uscite anche in altri giornali compreso MOW). L'unica cosa in più che c'era è stata spoilerata nel pomeriggio, ovvero le foto del ministro Sangiuliano con la cicatrice in fronte. Cicatrice che gliel'avrebbe procurata Maria Rosaria Boccia quando lui le aveva comunicato che non avrebbe lasciato la moglie, e subito si sono sprecate le battute nelle varie chat e nei vari commenti sui social.
Ma io mi chiedo: era proprio necessario pubblicare questa foto? Era proprio una notizia fondamentale fare vedere una cosa che concerne la sua salute? Non lede un po' la dignità (ma un po' eh) dell'ex ministro Sangiuliano, che per quanto a uno gli possa stare sui cogli*ni poteva ritenerlo non adeguato a ricoprire quel ruolo (io ero uno tra questi), si vede la foto di una sua ferita sputtanata così? Ieri sera Sigfrido Ranucci si è addirittura vantato di mostrarla in esclusiva. Signori, l'unica cosa su cui davvero bisogna puntare per criticare il Ministero della Cultura (e che in parte è emerso ieri, ma solo in parte) sono le nomine, a partire da Giuli, il ministro. Giuli è inadeguato a fare il ministro della Cultura per una questione di merito. Il suo curriculum grida vendetta. Il merito dovrebbe essere la prima caratteristica per le nomine istituzionali (e non solo), invece continua a essere l'ultima. Giuli è ministro perché è affidabile e intimo del giro Meloni, ma non veniteci a dire che aveva il curriculum per fare il ministro della Cultura in Italia. Ancora una volta tutto ciò che gira intorno alla cultura in Italia fa ridere, e dimostra quanto la cultura, che dovrebbe essere il nostro reale patrimonio, sia invece degradata e umiliata ogni volta. E questo è inaccettabile.