Milano, piena notte, sono le tre e mezza quando una strada in zona Portello si ferma un furgone da cui scendono cinque o sei persone che puntano dritto verso Cristiano Iovino, che nel mentre stava facendo ritorno a casa. Trentasette anni, di professione personal trainer, l’uomo è diventato famoso alle cronache rosa per il suo presunto flirt con Ilary Blasi. I rumors risalgono al 2022, appena dopo l’ufficializzazione della separazione tra la show girl e il Pupone Francesco Totti. Immediatamente Iovino è stato etichettato come amante della Blasi, la quale ha sempre negato tutto, parlando di un semplice “caffè” (qui la ricostruzione di MOW). Il trentasettenne, però, dopo l’uscita del docufilm Netflix Unica, ha invece confermato tutte le voci al riguardo. Comunque sia, adesso Iervolino è tornato sulle prime pagine di cronaca per un misterioso agguato subito. I sei uomini, secondo la ricostruzione degli avvenimenti, avrebbero quindi accerchiato il personal trainer, aggredendolo fisicamente, e infine si sarebbero allontanati senza derubarlo. L’uomo, stando a quanto riportato il Corriere della Sera, avrebbe deciso di non denunciare l’accaduto; e alcuni pensano addirittura a una spedizione punitiva…
L’agguato è avvenuto lunedì 22 aprile, e, riporta il Corriere, “a intervenire sono un’ambulanza del 118, che medica sul posto Iovino che rifiuta di essere accompagnato in ospedale, e i carabinieri del Radiomobile e della stazione Moscova. Il 37enne, al momento, non avrebbe ancora presentato denuncia per l’aggressione”; ed è proprio quest’ultimo dettaglio che ha fatto esplodere il caso. Su Il Sussidiario Davide Giancristofaro Alberti riporta le parole di Roberto Alessi (direttore di Novella2000) che, in collegamento al programma televisivo Storie Italiane, ha commentato così: “Molto strana questa cosa della mancata denuncia quindi non ci sono notizie certe. Qui si dice che è stato raggiunto alle 3:30 di notte da una Panda, non da un Suv (anche se la maggior parte delle ricostruzioni parlano di un van, ndr), sono scesi dei ragazzi e lo hanno aggredito in maniera ignobile, pare che lui fosse stato prima in un locale ad una festa e pare ci sia stato un alterco con un rapper, e da lì potrebbe essere partita questa cosa”. Quindi il giornalista ha avanzato l’ipotesi della spedizione punitiva, affermando che “qui a Milano siamo abituati a questo genere di aggressioni e raramente ci sono denunce, avvengono più in centro che fuori, la spedizione punitiva è un modus operandi e dobbiamo correre ai ripari prima o poi”.