La vicenda di Roccaraso e dell’invasione delle piste da scii da Napoli ha portato a molte polemiche e anche Daniele Capezzone non si è tirato indietro nella puntata di Zona Bianca del 2 febbraio. Il problema, per il direttore editoriale di Libero, è inquadra con pragmatismo, e non ideologicamente la questione e risponde così a una delle sue interlocutrici, Francesca Bubba, che definisce la vicenda un esempio di quel “vorrei ma non posso” imposto dal nostro sistema, in cui i più poveri esprimerebbero un’esigenza di vacanza e collettività completamente liquidata da chi dovrebbe garantirgli un accesso dignitoso a strutture e luoghi: “La Bubba tende a dividere sempre il mondo tra oppressori – in genere maschi e bianchi – e oppressi. Questa rappresentazione è comica”. Prima di proseguire però, Capezzone fa una premessa, che evidentemente non vale per tutti in studio: “Allora, sgombriamo il campo. Non è perché sono napoletani, possono essere di Napoli, di Reggio Calabria o di Torino”. Ma, come se non lo avesse detto, Bubba risponde: “Io non ho parlato di napoletani, il fatto che lei lo dica la dice lunga sull’antimeridionalismo di questi discorsi”. Della serie: la premessa tradirebbe i sentimenti inconsci di odio verso i napoletani del giornalista…
Capezzone però non coglie la provocazione e va avanti: “[Le persone] possono essere povere o ricche. Il punto è se sei un maleducato o no. Puoi essere un ricco ed essere un gran cafone, e ne ho conosciuti tanti, ma il fatto di essere povero non ti esenta dalla possibilità di essere altrettanto cafone. Trovo sia una gran cafonata andare a fare i propri bisogni a casa di altri, mettere a ferro e fuoco una cosa, non utilizzare nemmeno le strutture eccetera. Non va bene”. Il problema, comunque, resterebbe la retorica radical chic: “Sergio Ricossa diceva che la sinistra ama il popolo ma da lontano, dal palco dei comizi. C’è una caratteristica di molte persone di sinistra che hanno una mise da 1500 euro, però ci fanno il discorsetto per i poveri...” E conclude: “Non parliamo di un Paese al disastro, perché non è così. Si dice che c’è un problema di fascismo, no, semmai c’è un problema di turismo: gli italiani vanno in vacanza sereni e si fanno anche una risata delle balle che raccontate. Antifascismo, l’oppressione, Elon Musk, l’Occidente, eddai…” Ma ironizza: oppressione? I poveri non possono fare vacanze? “Propongo il reddito di Roccaranza”.