Dopo le polemiche sulle frasi pro-immigrazione di Ghali e Dargen D’amico a Sanremo 2024, e le successive (e numerose) critiche verso Mara Venier e la censura di Domenica In, l’argomento torna di nuovo in tv, stavolta su La7 a Piazzapulita. Il conduttore Corrado Formigli ha infatti inaugurato l’ultima puntata con una premessa sul fatto che, oltre ai lavoratori stranieri presenti in Italia, gli infortuni e i morti sul lavoro, si ipotizza (forse erroneamente) siano causati soprattutto dall'immigrazione clandestina non regolata. Il conduttore, non enuncia, però, un dato importante: secondo le stime più recenti, gli immigrati hanno il doppio delle probabilità di rimanere feriti o di morire sul luogo di lavoro, rispetto ai nostri connazionali. Questo perché, fondamentalmente, nella maggior parte dei casi agli immigrati spettano lavori manuali o comunque incarichi nei quali sono molto più esposti agli infortuni rispetto ai lavori degli italiani. Ci pensa Tito Boeri a ribadire il concetto a Formigli: “Quelli che toccano ai migranti sono lavoro che gli italiani non hanno voglia di fare”. Boeri muove anche un'osservazione sulle parole che Dargen D'Amico non è riuscito a dire a Domenica In, da Mara Venier (“Non mi mettete in difficoltà eh, sennò la prossima volta non vi faccio parlare!”). Partendo dal presupposto per cui l'arte non ha né fazione politica, né la verità in tasca, ma solo un potentissimo mezzo per esprimere liberamente le proprie idee, Dargen D'Amico aveva espresso (secondo Boeri) una grande verità sugli immigrati. “È assolutamente vero che i migranti pagano più tasse di quello che ricevono nelle loro tasche” ha infatti commentato. Il collegamento è anche con la giovane età e con le pensioni: “Ricordiamo che chi è più giovane - e in media i migranti lo sono - non percepisce la pensione. Questo è uno dei motivi”. Oltre al fatto che la spesa sanitaria che gli immigrati alimentano è estremamente bassa, dato che l'unica spesa sanitaria legata a loro si limita alla nascita di figli. Boeri, con i dati alla mano, sostiene che la bilancia economica dell’immigrazione nel nostro Paese è in costante crescita. Lo stesso Dargen D’Amico, nella sua canzone Onda Alta, fa riferimento ai migranti che arrivano via mare, attraverso un processo di accoglienza piuttosto articolato. E Tito Boeri si rifà certamente anche ai dati proposti dalla Fondazione Leone Moressa, la quale, da più di dieci anni, mette in luce una stima di costi e benefici dell’immigrazione, che aiuta a sfatare il luogo comune secondo cui la presenza degli immigrati in Italia sia prevalentemente un costo per lo Stato.
Non a caso la struttura demografica della popolazione immigrata in età lavorativa e la composizione della spesa pubblica (che vira invece alla popolazione anziana) portano a un saldo positivo tra entrate e uscite. L'intervista a Tito Boeri viene utilizzata come punto di congiunzione importante tra le dichiarazioni di Dargen D'Amico e quel “Qui non parliamo di queste cose, ci vorrebbe troppo tempo” di Mara Venier a Domenica In. Ebbene, a prendersi il tempo per parlarne ci ha pensato Corrado Formigli, che ha lasciato spazio a tutta una serie di “non detti” lasciati in sospeso fino a ieri. È interessante come anche Boeri entri a gamba tesa nel caso Rai: “Corrado, volevo ringraziarti. Perché qui da te, a differenza del servizio pubblico, abbiamo il tempo e la possibilità di parlare anche di questi argomenti”. Una stoccata non solo a zia Mara, ma più in generale a tutto il servizio pubblico della Rai, appunto, che è stato accusato (in questi giorni più che mai) di censurare artisti, giornalisti e una fetta di opinione pubblica che ha opinioni “sconvenienti” agli occhi della maggioranza di governo. Accuse a cui sembra accodarsi anche Tito Boeri e, di fronte alle quali, Formigli fa spallucce. Come una versione di mors tua vita mea della televisione italiana, nella quale l'indipendenza di stampa diventa merce rara, ma non merce di scambio. Poi, diciamocelo, al di là della presa di posizione di Dargen D'Amico, non è la prima volta che Boeri va contro Giorgia Meloni (lo ricordiamo tutti quel “contrapporre l'occupazione femminile al fenomeno dell'immigrazione è da pazzi”, vero?). Ma, in tutto questo, Formigli si starà ancora crogiolando tra le adulazioni dell'ex presidente dell'Inps o starà provvedendo a invitare l'alieno “immigrato” Rich Ciolino in trasmissione?